“Così ho trionfato con Luna Rossa, simbolo dell’Italia che non si arrende”. Parola di Massimiliano “Max” Sirena, skipper del team Luna Rossa Prada Pirelli Team dopo il 7 a 1 che per la terza volta ha portato l’Italia al duello finale della 36° America’s Cup dove incontrerà il defender Emirates Team New Zealand. Si comincia, dopo il rinvio per innalzamento a livello 3 dell’allarme Covid in Nuova Zelanda, il 10 marzo. Una vittoria quella di Luna Rossa non solo sportiva ma anche del Made In Italy.
A parte pochi elementi, uno è l’albero, per il resto l’AC75 italiano (lungo 26 metri e largo 5 metri) è infatti interamente nato a casa nostra. Dallo scafo in fibra di carbonio costruito da Persico Marine di Nembro (Bergamo), che ha anche costruito (per tutti i team) gli arm, i bracci mobili, in metallo e carbonio, che reggono i foil. Persico Marine ha costruito anche alcuni timoni di Luna Rossa mentre altri timoni sono stati costruiti a Legnano (Milano) dalla Eligio Re Fraschini specializzata nella produzione di attrezzature in materiali compositi e metallo.
Vengono da Iseo (Brescia) e dall’azienda di Angelo Glisoni (tra l’altro olimpionico a Barcellona ’92 e con Giorgio Zuccoli campione del mondo della classe Tornado nel 1991) specializzata in profili e prototipi ad alta tecnologia i foil, le ali a Y rovesciata che fanno volare Luna Rossa. Sempre in Lombardia, da Ronco Briantino (Monza-Brianza), Giovanni “Gianni” Cariboni con la sua Cariboni srl ha sviluppato e realizzato i componenti e i sistemi idraulici di Luna Rossa. Dove c’è anche Pirelli (Milano) che, oltre ad affiancare Prada nel nome della sfida, ha realizzato particolari elastomeri, particolari gomme, usate (forse ma è un gran segreto) su foil e timone.
In provincia di Como, a Limido Comasco, alla Harken (nome straniero ma know how italiano) sono nate le attrezzature di coperta. Cime, scotte, rinvii, drizze e stroppi, realizzate con speciali materiali (alcune del diametro di 2 millimetri) sono invece nate a Novara, alla Gottifredi Maffioli. Vengono dalla sede italiana della North Sails di Carasco (Genova) le vele che qui sono state sviluppate, rifinite e completate nei loro componenti più segreti. Per la sicurezza dell’equipaggio Luna Rossa ha scelto gli speciali corpetti della Dainese di Colceresa (Vicenza) e i caschetti disegnati e prodotti da Oakley, brand della Luxottica di Agordo, Belluno.
noltre, Luna Rossa, accanto alla Casa orologiaia Panerai, fondata a Firenze nel 1860, sponsor ufficiale del team può contare su una serie di official supplier italiani. Come Pardo Yachts che fornisce come barche assistenza un Pardo 38 motorizzato con tre Mercury V8 da 300 cavalli (e Mercury Marine è tra gli official supplier del team) e due Pardo 43. Technogym di Cesena con Luna Rossa dal 1998, fornisce attrezzature l’allenamento del sailing team e la Promo di Corridonia (Macerata) ha realizzato la base ad Auckland. Infine viene dal Consorzio Parmigiano Reggiano di Reggio Emilia e dalle Cantine Ferrari di Trento con il suo Ferrari Maximum Blanc de Blancs Trentodoc viene il tocco finale del Made in Italy.
Emilio Martinelli
Fonte: La Gazzetta dello Sport