AGI – “Sulla politica estera di affermazioni strampalate i Cinque stelle ne hanno fatte tante. Alessandro Di Battista è arrivato a dire che Obama è un golpista. Ma voglio sperare che siano state idiozie dette gratis e non a pagamento. Al tempo stesso occorre riconoscere che la gestione di Di Maio alla Farnesina, anche in rapporto alla vicenda del Venezuela, è stata sinora in appuntabile”.
Liquida così il leader di Italia viva Matteo Renzi, con un’intervista a La Stampa, la polemica odierna sui 3,5 milioni arrivati da Maduro ai 5Stelle, aggiungendo anche: “Sono un patriota, faccio il tifo perché questa storia non sia vera e voglio credere alle smentite. E da garantista sincero attendo gli accertamenti del caso. Certo, se fosse vero, sarebbe alto tradimento della Patria”.
Poi, tornando invece alla politica interna e alla vicende di governo, Renzi dichiara anche che il brand pentastellato “è molto usurato”, soprattutto “perchè su tante questioni hanno fatto grandi capriole, dal Vaffa day in poi”.
Pero’ Renzi si dice anche di essere “un grande tifoso della Lista Conte!”, per chiedersi polemico: “Non lo dicono i sondaggi che porterebbe via voti ai Cinquestelle e al Pd?” Quindi il leader Iv lancia la sua frecciata: “Un sondaggio oramai è un selfie dell’istante e, da qui al 2023, tante cose cambieranno”. Poi Renzi offre il suo consiglio: “E comunque sarebbe bene che il presidente del Consiglio e noi forze della maggioranza ci occupassimo dei posti di lavoro e non dei sondaggi”.
Vedi: Lista Conte? "Basta sondaggi, pensiamo al lavoro", dice Renzi
Fonte: politica agi