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L’indice Pmi dei servizi in Italia è salito oltre le attese a febbraio

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AGI – L’indice Pmi servizi in Italia sale a febbraio a 48,8 punti dai 44.7 di gennaio. Il dato è migliore delle attese che prevedevano 46 punti. L’indice, rilevato da Ihs Markit, si attesta però sotto quota 50 che rappresenta la soglia di separazione tra espansione e contrazione del ciclo.

Il dato di febbraio, calcolato da Ihs Markit, segna ancora un declino dell’attività economica ma a una tasso più lento, il livello migliore da cinque mesi. Il flusso dei nuovi ordini si stabilizza. Notizie migliori arrivano dall’indicatore principale che anticipa le tendenze future rilevato dall’indagine, che ha registra le migliori previsioni future per i prossimi 12 mesi dal maggio 2011.

“A febbraio – commenta Lewis Cooper, economista di Ihs Markit – la contrazione del settore terziario italiano continua a rallentare. L’attività economica ha indicato il tasso di declino più lento da settembre, mentre i nuovi ordini mensili sono rimasti generalmente stabili, con l’incremento delle vendite in alcuni settori collegato all’allentamento delle misure restrittive. Le aziende terziarie hanno inoltre registrato il livello più alto di fiducia sulle previsioni dell’attività nei prossimi 12 mesi da maggio 2011. Ad alimentare l’ottimismo sono state le speranze di recupero della domanda latente collegate all’allentamento delle misure anti Covid-19 e alla distribuzione del vaccino. Il rallentamento del declino terziario, unito alla robusta prestazione manifatturiera, ha riportato in crescita l’indice composito di febbraio del settore privato, segnando la seconda espansione più veloce in quasi due anni. Ciononostante, la debole prestazione del settore terziario resta una preoccupazione, così come il continuo rialzo della pressione sui costi. Gli ultimi dati portano tuttavia buone notizie e indicano una nuova ripresa dell’economia italiana. Una volta che le misure restrittive si allenteranno, dovremmo assistere ad una crescita forte visto che già si comincia a recuperare il terreno perduto”.

L’indice Pmi composito dell’Italia avanza a febbraio da 47,2 a 51,4 punti, posizionandosi per la prima volta da settembre sopra la soglia dei 50 punti che separa le fasi di espansione da quelle di contrazione. Si tratta del tasso di crescita più rapido da marzo 2019. Settorialmente, la crescita manifatturiera compensa la contrazione del settore servizi.

Source: agi


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