L’autore sottolinea come il fenomeno riguardi non solo le donne, ma anche gli uomini, i bambini e altre categorie vulnerabili, denunciando che le vittime maschili sono troppo spesso invisibili. Secondo dati forniti dal Ministero dell’Interno: nel 2023, su 147 omicidi familiari, 50 hanno avuto come vittime uomini, spesso uccisi da partner o ex partner. Tuttavia, per legale quel dato è solo la punta dell’iceberg, poiché “gli uomini raramente trovano il coraggio di denunciare, per vergogna o per la mancanza di sistemi adeguati di protezione. A ciò si aggiunge una cultura che minimizza la violenza contro gli uomini, rendendola quasi invisibile nella narrazione pubblica”.
Il fenomeno emerge dai numeri: quasi il 20% degli uomini ha subito maltrattamenti in famiglia, ma solo una minima parte arriva a denunciare. Pisani dedica il libro all’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che definisce “vittima di una donna”. L’autore, senza mezzi termini, denuncia il doppio standard che regola il dibattito pubblico: “Se un uomo avesse sfregiato una donna come Maria Rosaria Boccia ha fatto con l’ex ministro – osserva Pisani – saremmo di fronte a un inferno mediatico. La violenza è unica, non ha sesso né giustificazioni, e va condannata sempre, senza distinzioni”.
Tra le storie contenute nel libro spiccano le “Dieci storie vere di maschicidio”, come quella di Francesco, un autotrasportatore brutalmente assassinato dalla moglie dopo anni di abusi psicologici e fisici. Pisani propone l’introduzione del numero di emergenza 1523, dedicato a tutte le vittime di violenza, indipendentemente dal sesso o dalla categoria, perché “solo un approccio inclusivo potrà scardinare le disuguaglianze che ancora esistono nel sistema di tutela”.
L’avvocato ricorda il recente caso di Bacoli, dove una donna avrebbe preparato un’autobomba per l’ex marito, definendolo “un altro esempio di follia criminale rosa che non deve essere sottovalutata”. “Il mio è un libro che non si limita a denunciare – conclude Pisani – ma invita a riflettere e agire, superando ogni pregiudizio per costruire una società più equa e consapevole”. Sarà disponibile nelle librerie dalla prossima settimana “Se questo è (ancora) un uomo. Storie vere di contrasto alla violenza oltre la propaganda di genere”, il nuovo libro di Angelo Pisani, avvocato napoletano noto per il suo impegno nella difesa dei diritti civili e per essere stato il legale della famiglia di Fortunata Loffredo, detta Chicca, la bambina di sette anni abusata e poi gettata da un terrazzo di un edificio nel Parco Verde di Caivano. “Porto ancora negli occhi e nel cuore quel dolore”, scrive Pisani, ricordando un caso che ha segnato la sua carriera e che rappresenta il simbolo di una battaglia contro ogni forma di violenza e indifferenza istituzionale. L’AGI ha potuto visionare in anteprima alcune pagine del libro che si propone di ampliare il dibattito sul tema, trattando un aspetto, a detta di Pisani, “spesso ignorato: la violenza non ha genere”.
Il volume si apre infatti con un appello che estende a tutto il genere umano le parole del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres: “Investiamo nelle donne e nelle ragazze, ma facciamolo anche negli uomini, perché la violenza e il male non hanno sesso”. (AGI)