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Libri: presentato a Bruxelles “Trieste è un’isola”di De Filippo

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“Trieste è un’isola” è il titolo dell’ultimo libro (Castelvecchi) dello scrittore e giornalista Francesco De Filippo presentato all’Ufficio della regione Friuli Venezia Giulia a Bruxelles, con l’autore che ha dialogato con Marianna Accerboni, curatrice della mostra “L’arte triestina al femminile nel ‘900”, visitabile all’Istituto italiano di Cultura di Bruxelles fino al 31 luglio prossimo. Il volume di De Filippo è anche una spy story dettata da tutte quelle caratteristiche che Trieste offre. “Ho scelto lo stile poliziesco – dice l’autore – perché mi ha permesso di accompagnare il lettore nella scoperta non solo della trama del libro ma anche della città stessa”. Trama che porta il lettore tra Trieste, Napoli, la città d’origine dello scrittore e del suo personaggio principale, Vincenzo Tagliente, di cui si dipanano “le prime e involontarie indagini e gli Stati Uniti d’America”. Ma tutto parte dal campo profughi di Padriciano, sul Carso, a pochi chilometri dal centro del capoluogo giuliano, dove migliaia di esuli istriano-dalmati sono transitati. Il libro racconta come la catena di violenze e ingiustizie operate dai regimi totalitari si sono ripercosse sulla gente comune. Ma lo fa “mescolando al dramma il sorriso come nella migliore tradizione partenopea”, come ha ricordato Accerboni che ha sottolineato “l’intreccio del pathos del racconto poliziesco alla tragicità di eventi storici epocali” come l’esodo di 350 mila istriani e le foibe, che segnarono la città nel difficile periodo del dopoguerra. Ma si trovano anche “momenti di divertissement d’ispirazione quasi teatrale” com’è nella cultura partenopea, cui De Filippo appartiene. (AGI)