Anche in Sicilia al tempo cristiano medievale vi erano vie di pellegrinaggio famose e tradizionali che da qualche anno vengono riscoperte e curate a vantaggio dei moderni pellegrini. A spingere questi ultimi ad incamminarsi a piedi o in bici per sentieri e strade poco battute non è solo la fede ma anche il contatto con la natura, la scoperta di luoghi e monumenti poco conosciuti, lo spirito di avventura
di Ignazio Burgio
In ogni religione i pellegrinaggi hanno sempre svolto un ruolo importante sin da tempi remoti. Nel mondo cristiano medievale oltre al pellegrinaggio a Gerusalemme, riservato tuttavia ad una ristretta cerchia di pellegrini, ricchi di denaro e di coraggio, vi erano molti altri itinerari che conducevano a città e luoghi sacri. La più importante era la famosa Via Francigena che dall’Inghilterra e dalla Francia arrivava fino a Roma.
Anche in Sicilia vi erano vie di pellegrinaggio famose e tradizionali percorse dai fedeli di altri tempi. Esse da qualche anno vengono a poco a poco riscoperte e curate – anche a livello di assistenza turistica – da istituzioni e associazioni sia pubbliche che private a vantaggio dei moderni pellegrini. A spingere questi ultimi ad incamminarsi a piedi o in bici per sentieri e strade poco battute non è solo la fede ma, come si può ben immaginare, anche il contatto con la natura, la scoperta di luoghi e monumenti poco conosciuti, lo spirito di avventura in genere.
Uno degli itinerari più frequentati è ad esempio la Magna Via Francigena di Sicilia, un percorso di 186 Km che si snoda attraverso la Sicilia centrale tra Palermo e Agrigento toccando numerosi comuni. Il cammino è suddiviso in nove tappe di 20-25 Km ed è provvisto di segnaletica. Chi possiede la “credenziale del pellegrino” può trovare alloggio a costi economici in ostelli e strutture presenti nei comuni lungo il percorso, e naturalmente ricevere il testimonium, cioè il timbro sul foglio credenziale che attesta l’effettivo cammino. Tutte le informazioni dettagliate su come richiedere il foglio credenziale, l’equipaggiamento, i punti di riferimento lungo il percorso (alloggi, comitati di accoglienza, ecc.), nonché tutti i recapiti necessari si possono trovare nel sito www.magnaviafrancigena.it .
Esistono comunque tanti altri itinerari sviluppati e gestiti anche da associazioni culturali sorte specificatamente in questi ultimi anni proprio per la loro organizzazione, manutenzione e promozione. È il caso ad esempio della Via dei Frati, un percorso di 166 Km da Caltanissetta a Cefalù. Su questa distanza si snodano le vie percorse fino al secolo scorso dai frati mendicanti che nella bella stagione si spostavano a piedi o a dorso di mulo da un paesino all’altro delle Madonie in cerca di elemosine e grano per l’inverno. L’organizzazione è curata dall’Associazione “Amici della Via dei Frati”. Il loro sito web www.laviadeifrati.wordpress.com fornisce tutta l’assistenza e le informazioni necessarie, dalla richiesta della “credenziale del pellegrino” fino, ad esempio, al tracciato gps dell’itinerario da scaricare sul proprio smartphone.
Per i tanti altri itinerari che vengono gestiti e curati specie nella bella stagione anche occasionalmente da enti religiosi o associazioni culturali cattoliche – ad es. la Via Francigena Fabaria (da Agrigento fino all’Etna), la Via Francigena Mazarense (da Agrigento a Palermo, via Marsala), ecc. – la migliore fonte di informazione in Internet è il sito www.viesacresicilia.it che raccoglie tutte le news su questo argomento.