AGI – Evitare il contatto diretto, coprirsi il viso e puntare il volto verso direzioni diverse. Queste sono alcune delle indicazioni per abbracciarsi all’epoca del Covid-19, spiegate da Molly Rosenberg dell’Indiana School of Public Health in uno studio pubblicato su medRxiv.
Secondo i ricercatori, la mancanza di contatto fisico durante la pandemia è stata percepita in maniera piuttosto sentita da gran parte della popolazione, per cui un abbraccio ai propri cari potrebbe rappresentare un modo per manifestare solidarietà e affetto. In Italia come noto le regole sul distanziamento restano feree e tutti virologi sono concordi nello sconsigliare ogni tipo di abbraccio e contatto fisico se non tra congiunti.
Ma per la Rosenberg bisogna seguire una serie di regole per garantire la sicurezza delle persone coinvolte. Il nuovo studio è stato condotto su oltre mille adulti statunitensi da un team internazionale di esperti, secondo cui chi ha abbracciato, baciato o stabilito contatti con i propri amici o familiari durante l’isolamento riporta il 26 per cento in meno di probabilità di manifestare sintomi collegati alla depressione e il 28 per cento in meno di probabilità di percepire solitudine, indipendentemente dalla situazione familiare.
“I maggiori benefici per la salute mentale – afferma Molly Rosenberg, dell’Indiana School of Public Health, prima autrice del lavoro – sono stati notati nei casi in cui le interazioni prevedevano il contatto. Sono stati infatti registrati riduzione della frequenza cardiaca, livelli più alti di ossitocina e livelli più bassi di cortisolo”.
L’esperta ribadisce l’importanza di limitare i contatti durante la situazione emergenziale, ma allo stesso tempo riconosce il grande valore che un gesto semplice e significativo come un abbraccio possa rappresentare in un momento tanto complicato. “Gli abbracci sono spesso molto brevi – osserva Linsey Marr presso la Virginia Tech di Blacksburg – credo sia possibile trovare dei modi per minimizzare i rischi e concedersi una particolare forma di vicinanza. E’ fondamentale evitare il contatto diretto, bisogna coprirsi il viso e puntare il volto verso direzioni diverse. Non si devono inoltre toccare gli abiti dell’altra persona con il viso”.
Gli scienziati sottolineano poi che per l’abbraccio è necessario chiedere il consenso all’altro e sarebbe opportuno lavare le mani prima e dopo l’incontro. “Anche l’espirazione dovrebbe essere evitata – commenta Margaret Hosie, dell’Università di Glasgow – l’abbraccio presenta una serie di rischi, credo che siamo in una fase in cui ognuno possa gestire la responsabilità di effettuare una valutazione personale dei pericoli e agire di conseguenza”.
Uno studio parallelo, pubblicato sulla rivista Medical Research Archives e condotto dagli esperti dell’Università di Miami, rivela che il 60 per cento dei cittadini statunitensi ha riferito un senso di solitudine dovuto all’impossibilità di stabilire contatti fisici. “Chi riferisce di sentire la mancanza del contatto fisico – spiega Tiffany Field dell’Università di Miami – era collegato anche a livelli più alti di ansia, depressione, affaticamento, disturbi di sonno e stress post traumatico”.
Secondo i risultati dei ricercatori, l’assenza di contatto fisico sembra piuù comune nelle persone che abitano da sole, ma è stata rilevata anche nei nuclei familiari composti da più persone. “Solo il 33 per cento degli intervistati, che erano circa 260 – continua l’esperto – riferisce di toccare il proprio partner frequentemente, mentre il 37 per cento sostiene di non aver potuto stabilire alcun contatto fisico”. Gli esperti concludono che è possibile abbracciare qualcuno, purché si tratti di un incontro breve e che si seguano le indicazioni per evitare di correre rischi dovuti alla pratica.
Vedi: Le regole per abbracciarsi in sicurezza in tempi di distanziamento
Fonte: cronaca agi