«Vivo sotto protezione, in due ore 1700 mail di odio. Giusto vietare il siero britannico sotto i 60 anni»
ALESSANDRO GONZATO · giu 13, 2021
«Incredibile ci sia gente pronta a vomitarmi addosso di tutto non appena c’è il sospetto che qualcosa nella vaccinazione sia andato storto» «Se analizziamo i dati, Astrazeneca è sicuro ed efficace: ci sono Paesi che l’hanno utilizzato su larga scala, come l’Inghilterra»
«Sono sotto attacco! 1.700 messaggi d’odio in due ore: minacce di morte a me, a mia moglie, ai miei figli. (…)
(…) Mi dicono che sono un nazista, che mi aspetta un’altra Norimberga, mi vogliono appendere a testa in giù… Si rende conto a che punto siamo arrivati?».
Cosa sta succedendo? Chi la minaccia? Ci spieghi…
«I no-vax! Si firmano con una doppia “v” rossa, sono frasi di stampo terroristico, dalle 11 di sera all’una di notte sulla mia pagina Facebook è stato un continuo. Sa che vivo sotto protezione da mesi?».
Ha la scorta?
«Tecnicamente è una sorveglianza attiva, davanti a casa e all’ospedale».
L’ospedale è il San Martino di Genova, dove il professor Matteo Bassetti è direttore della Clinica di Malattie Infettive. Al San Martino è morta di trombosi la povera Camilla: due settimane prima era stata vaccinata con Astrazeneca nel proprio comune, Sestri Levante, nel corso di un open day.
«Sulla vicenda ho una mia idea ma non dico niente perché c’è un’indagine. Però è incredibile che ci sia gente pronta a vomitarmi addosso di tutto non appena c’è il sospetto che qualcosa nella vaccinazione sia andato storto. Cosa c’entro io? È colpa mia se su milioni di iniezioni in Italia e nel mondo una va storta? E non mi riferisco al caso specifico, lo ripeto».
Camilla aveva poche piastrine e seguiva una terapia ormonale: sono elementi che uniti ad Astrazeneca aumentano il rischio di effetti collaterali?
«Davvero: non voglio interferire. Però le dico un’altra cosa secondo me altrettanto importante».
Prego.
«Concentriamoci di più sulle anamnesi, parlo in generale, sulle patologie pregresse e in corso di chi riceve il vaccino. Ha poco senso dire “questo va dato sopra i 60 anni, questo sotto, questo è consigliato per i ragazzi”. E mi rivolgo anche ai lettori: non abbiate paura di rompere le palle al medico. Spiegategli tutto per filo e per segno».
Contesta la decisione del comitato tecnico-scientifico di vietare Astrazeneca sotto i 60 anni di età?
«Se analizziamo i dati Astrazeneca è sicuro ed efficace, d’altronde ci sono Paesi che l’hanno utilizzato in larghissima scala, penso all’Inghilterra, e la percentuale degli effetti collaterali gravi è stata dello zero virgola zero-zero qualcosa, come da noi del resto. Attorno a questo vaccino però ormai c’era un tale scetticismo che non aveva senso continuare a insistere. Il Cts, che ho spesso criticato ma stavolta per me ha usato il buonsenso, di fatto ha decretato la fine dei vaccini a vettore virale, quindi anche di Johnson&Johnson».
Ci faccia capire: lei dice che è stato giusto limitare fortemente un vaccino che funziona e che non è più pericoloso d’altri?
«No: si fermi. Mia nipote, che ha 25 anni e non prende la pillola anticoncezionale, è stata vaccinata in un “open day” con Astrazeneca, e gliel’ho consigliato io. E vorrei ricordare che io l’avevo detto fin da subito, sui giornali e in tivù, che l’interazione con la pillola poteva creare problemi. La scelta del Cts è stata più politica che altro, ma ripeto che ormai erano sempre meno quelli disposti a farsi iniettare Astrazeneca. Aggiungo che non ha senso il continuo balletto sulle fasce d’età: stoppiamolo per tutti e bella finita. Concentriamoci su quelli a “mRna”, ossia Pfizer, Moderna e quando arriverà Curevac».
Ma così la campagna vaccinale non rischia di rallentare nuovamente?
«Fosse successo 3-4 mesi fa le avrei risposto di sì. In questo momento non vedo grandi problemi perché è già stata immunizzata una parte significativa di popolazione e non c’è la corsa contro il tempo per vaccinare gli adolescenti, a differenza di ciò che abbiamo dovuto fare con gli anziani».
Perché si parla solo degli effetti collaterali di Astrazeneca e non degli altri vaccini?
«Astrazeneca dà una botta di anticorpi maggiore, più protezione rispetto agli altri nell’immediatezza della dose, e questa botta può causare eventi avversi come febbre e malessere più che con Pfizer o Moderna. Comunque vedremo fra 3-4 settimane cosa dirà chi per mesi ha demonizzato questo vaccino…».
Perché: cosa succederà fra 3-4 settimane?
«Crede che tolto di mezzo Astrazeneca non ci saranno più effetti collaterali?».