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Le grandi mostre d’autunno, da Munch a Ligabue

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Maestri come Munch e i pittori impressionisti (da Monet, a Renoir e Delacroix) accanto ai linguaggi eterogenei del Surrealismo e all’impatto in Italia, e poi le fiere di Ligabue e gli scatti di Franco Fontana: sarà un autunno ricco di mostre da non perdere quello che ci attende.
MILANO – Il malessere esistenziale e le inquietudini dell’animo umano sublimate nella pittura: dopo 40 anni, torna a Milano Edvard Munch nella grande mostra allestita a Palazzo Reale dal 14 settembre al 26 gennaio.

Intitolata “Il grido interiore”, la retrospettiva, curata da Patricia G. Berman, riunisce 100 opere (prestate eccezionalmente dal Munch Museum di Oslo) dell’artista, considerato precursore dell’Espressionismo e uno dei più grandi esponenti simbolisti dell’Ottocento, per raccontarne l’intera parabola umana e professionale.

MILANO – Il malessere esistenziale e le inquietudini dell’animo umano sublimate nella pittura: dopo 40 anni, torna a Milano Edvard Munch nella grande mostra allestita a Palazzo Reale dal 14 settembre al 26 gennaio.

Intitolata “Il grido interiore”, la retrospettiva, curata da Patricia G. Berman, riunisce 100 opere (prestate eccezionalmente dal Munch Museum di Oslo) dell’artista, considerato precursore dell’Espressionismo e uno dei più grandi esponenti simbolisti dell’Ottocento, per raccontarne l’intera parabola umana e professionale.

MAMIANO DI TRAVERSETOLO (Pr) – L’eterogeneità di mezzi e linguaggi del Surrealismo e l’impatto e l’evoluzione nel nostro Paese di questa corrente artistica immaginifica e affascinante sono al centro della grande mostra allestita dal 14 settembre al 15 dicembre alla Fondazione Magnani Rocca. Dal titolo “Il Surrealismo e l’Italia”, a cura di Alice Ensabella, Alessandro Nigro, Stefano Roffi, l’esposizione presenta oltre 150 opere di Salvador Dalì, René Magritte, Max Ernst, Joan Mirò, Marcel Duchamp, Man Ray, Yves Tanguy, Giorgio de Chirico e il fratello Alberto Savinio, Enrico Baj, Fabrizio Clerici, Leonor Fini e altri protagonisti.

BOLOGNA – Paesaggi, fiere, scene di vita quotidiana e intensi autoritratti: sono oltre 100 le opere che compongono la grande antologica dedicata ad Antonio Ligabue, in programma a Palazzo Albergati dal 21 settembre al 30 marzo. Curata da Francesco Negri e Francesca Villanti, l’esposizione offre al pubblico l’opportunità di scoprire diversi inediti, nonché un album completo di disegni che Ligabue ha realizzato mentre soggiornava nell’ultimo periodo della sua vita alla locanda “La Croce Bianca” (gestita dalla famiglia della famosa “Cesarina”, l’amore platonico della sua vita), perduto per anni e da poco ritrovato.
PASSARIANO DI CODROIPO (Ud) – “Confini. Da Turner a Monet a Hopper. Canto con variazioni”, a cura di Marco Goldin, è in programma dall’11 ottobre al 12 aprile negli spazi dell’Esedra di Levante di Villa Manin. Interpretando i confini non come barriere ma come opportunità di scambio e contaminazione tra artisti, tecniche e tematiche, la mostra presenta oltre 100 opere provenienti da musei europei e americani nonché da collezioni private.

PERUGIA – “L’età dell’oro. I capolavori dorati della Galleria Nazionale dell’Umbria incontrano l’Arte Contemporanea”, curata da Alessandra Mammì, Veruska Picchiarelli e Carla Scagliosi, sarà alla Galleria Nazionale dell’Umbria dal 25 ottobre al 19 gennaio: nel percorso lo straordinario dialogo tra autori antichi, come Duccio di Boninsegna, Gentile da Fabriano, Taddeo di Bartolo, Niccolò di Liberatore, Bernardino di Mariotto, Bartolomeo Caporali e maestri contemporanei, da Alberto Burri a Mario Ceroli, da Gino De Dominicis a Jannis Kounellis, da Michelangelo Pistoletto a Gilbert & George, da Andy Warhol a Yves Klein ad altri ancora.

FIRENZE – Al Museo degli Innocenti dal 22 novembre la mostra “Impressionisti in Normandia”, oltre 70 opere a firma di Monet, Bonnard, Boudine, Corot, Courbet, Villon, Renoir, Delacroix e molti altri. In programma fino al 4 maggio, l’esposizione si concentra sulla speciale attrazione esercitata dai paesaggi della Normandia sui pittori impressionisti: nel percorso opere della Collezione Peindre en Normandie – tra le più rappresentative del periodo impressionista – accanto a prestiti provenienti dal Musée d’art moderne di Le Havre e da collezioni private.
ROMA – Dal 1 dicembre al 2 giugno al Museo dell’Ara Pacis la prima grande retrospettiva su Franco Fontana, concepita per delineare la sua intera carriera artistica: nel percorso numerose opere del fotografo modenese, selezionate dal suo vasto archivio, che ripercorrono oltre 60 anni di vita e lavoro.

ROMA – Dal 1 dicembre al 2 giugno al Museo dell’Ara Pacis la prima grande retrospettiva su Franco Fontana, concepita per delineare la sua intera carriera artistica: nel percorso numerose opere del fotografo modenese, selezionate dal suo vasto archivio, che ripercorrono oltre 60 anni di vita e lavoro.

Fonte: ANSA