“L’economia si sta riprendendo, la crescita del PIL potrebbe superare il 4%”. Ignazio Visco attribuisce la ripresa al successo della campagna vaccinale ma anche dal cambio di passo dell’Unione europea, che ha messo in comune sia il bilancio che il debito. Necessaria gradualità nel rimuovere le misure di sostegno e il blocco dei licenziamenti
di redazione
Si è tenuta ieri a Roma, nella storica sede di Via Nazionale, l’assemblea ordinaria annuale dei partecipanti al capitale della Banca d’Italia (che sono, come precisa la stessa relazione del Governatore, 6 assicurazioni, 8 fondi pensione, 11 enti di previdenza, 40 fondazioni di matrice bancaria e 80 banche), per sentire la relazione del Governatore e approvare il bilancio dell’esercizio 2020.
Nella sua relazione il Governatore, Ignazio Visco, ha sottolineato che la nostra economia sta riprendendo slancio e quest’anno l’estensione del PIL italiano potrebbe superare il 4%.
La ripresa dipende dal successo della campagna vaccinale ma anche dal cambio di passo dell’Unione europea, che ha messo in comune sia il bilancio che il debito, il che impegna doppiamente l’Italia, che deve dimostrare di non essere soltanto beneficiaria degli aiuti ma protagonista della nuova Europa.
Per Visco Stato e mercato sono “complementari” e pertanto i ruoli dell’uno e dell’altro non vanno confusi, è dunque necessario pensare al ritiro delle misure straordinarie di sostegno a famiglie e imprese adottate per fronteggiare la pandemia di Covid 19, però è opportuno rimuovere gli aiuti e lo stesso blocco dei licenziamenti con gradualità, confermando politiche di sostegno fino a quando la situazione sanitaria lo renderà necessario.
“La crisi globale senza precedenti causata dalla diffusione del Covid-19 continua a incidere pesantemente sull’economia e sul tessuto sociale. Le misure di contenimento stanno richiedendo restrizioni all’esercizio delle attività produttive, limitazioni agli spostamenti personali, prolungati periodi di sospensione della didattica in presenza nelle scuole e nelle università. Come l’anno scorso, sono stati adottati accorgimenti per consentire lo svolgimento regolare di quest’Assemblea senza rischi.
La pressione sui sistemi sanitari è ancora forte. L’avvio delle campagne di vaccinazione in Italia e nel resto del mondo induce a un cauto ottimismo per il futuro. Resta comunque forte l’incertezza sull’evoluzione della crisi sanitaria e, di conseguenza, sulle prospettive dell’economia”.
Il Governatore ha evidenziato la necessità, per un rilancio effettivo e duraturo dell’economia, che le nuove politiche europee diventino strutturali, lo stesso Recovery Fund ha la durata di sei anni, ma dopo bisognerà introdurre strumenti permanenti di reciproco sostegno tra le economie dei paesi membri.
Determinante, secondo Visco, è proseguire nel coordinamento delle politiche economiche a livello mondiale (il riferimento è al G20, di cui l’Italia detiene quest’anno la presidenza) ed europeo.
Visco ha ricordato il ruolo importante svolto dalla politica monetaria “molto accomodante” ed ha invitato le banche ad utilizzare le proprie risorse per sostenere le imprese. Ma ha parlato anche del debito pubblico, la cui crescita va sempre monitorata con attenzione perché potrebbe costituire un elemento di debolezza e di criticità per il futuro.
“Dall’inizio della crisi – sono le parole del Governatore di bankitalia – l’Eurosistema ha approvato misure di politica monetaria di eccezionale portata per contrastarne gli effetti sull’economia e sull’inflazione, preservare condizioni di finanziamento favorevoli per famiglie e imprese, attenuare le tensioni sui mercati finanziari; continueremo ad agire con decisione finché sarà necessario”.
Nella sua relazione il Governatore ha ricordato come sia cambiata quest’anno la composizione del Direttorio della Banca d’Italia per via dell’uscita, da 13 febbraio, di Daniele Franco, che ha lasciato la carica di direttore generale per assumere la carica di ministro dell’Economia e delle Finanze. Al suo posto è stato nominato Luigi Federico Signorini è stato nominato Direttore Generale.