Jeremy Clarkson ha recensito negli scorsi giorni la nuova BMW X5 presentata un anno fa e dotata di motori mild hybrid. Il conduttore di The Grand Tour ha provato in particolare la versione xDrive50e M Sport, arrivando però a bocciarla: scopriamo perchè.
Come sempre il buon Jeremy “l’ha presa alla lontana”, ricordando come una volta: “I giornalisti automobilistici erano incredibilmente esigenti. Volevano che un’auto fosse perfetta e, quando lo era, volevano che lo fosse ancora di più”.
Il giornalista britannico ha ricordato il caso del turbocompressore, definito dallo stesso: “la cosa peggiore di sempre, perché c’era un intervallo di tempo tra il premere il piede e l’accelerazione dell’auto, il turbo lag”. Clarkson sottolinea come le case automobilistiche abbiano lavorato 24 ore su 24 per eliminare quel fastidioso ritardo, ma per i giornalisti non è comunque bastato, nonostante gli sforzi.
L’ex volto di Top Gear ha poi ricordato le famose lacune nei pannelli delle auto, per cui inizialmente si permetteva uno spazio di 5 millimetri fino a che non arrivò la Lexus, che produsse una vettura con degli “spazi” così sottili che alla fine non si poteva nemmeno far passare un pezzo di carta: ma anche tutto ciò non era abbastanza.
“Mi piace pensare – continua Clarkson – che la nostra costante capacità di non lasciarci impressionare abbia spinto le case automobilistiche a tendere alla perfezione, e circa 10 anni fa hanno raggiunto il picco ‘automobilistico’. Il turbo lag era davvero sparito. Gli spazi tra i pannelli erano invisibili. L’impianto elettrico è stato provato e testato” ecc ecc.
Peccato però che tutto ciò che le case automobilistiche erano riuscite a fare alla perfezione, sia stato travolto con l’elettrico. Jeremy Clarkson, che non perde occasione per criticare le auto elettriche, non nomina mai in questo caso le green, ma il riferimento sembra palese: “Poi sono arrivati i governi mondiali di Kumbaya – scrive – a zero emissioni nette, che volevano che le auto fossero indistruttibili e producessero meno emissioni di un singolo seme di cavolo. Ciò significava che le case automobilistiche dovevano dimenticare tutto ciò che avevano imparato nei cento anni precedenti”.
Per il giornalista ex Top Gear si tratta di un netto passo indietro anche se lo stesso specifica come le auto elettriche e ibride di oggi siano buone quanto le auto degli anni ’80. A quel punto, nel corso della sua recensione, Jeremy Clarkson si collega alla BMW X5 xDrive50e M, ricordando come il SUV tedesco sia dotato di un motore sei cilindri da 3,0 litri unito ad un motore elettrico che da solo può fare 80 km, “più di quanto otterrai da qualsiasi dei suoi rivali”.
E poi c’è il suono di Hans Zimmer negli altoparlanti: “Non è musica in quanto tale; è come quel rumore di fondo che senti in una spa. Tutto considerato, preferisco l’urlo di un V10”. Per Clarkson: “L’X5 xDrive50e M Sport non sarà giudicato dalla nitidezza delle sue sterzate o dall’immediatezza delle sue risposte, ma dalla sua connettività e dalla quantità di anidride carbonica che produce. Quindi sarà giudicato estremamente buono e intelligente”.
Clarkson chiosa dicendo: “Se sei un appassionato di motori, ignora auto come questa e comprane una di 10 anni fa, quando le auto non erano perfette, ma erano dannatamente vicine ad esserlo”.