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Le alghe soffocano le celebri spiagge messicane e ora si teme per gli effetti sulla salute

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Un altro fenomeno legato ai cambiamenti climatici

Questa estate milioni di tonnellate di alghe sargasso hanno invaso le spiagge caraibiche tingendo acque proverbialmente cristalline di un torbido colore tra l’arancio e il marrone. Ma non è solo l’aspetto a preoccupare

Una volta che le alghe si depositano a riva emanano un odore nauseabondo. Negli ultimi mesi, quantità record di quest’alga maleodorante ha invaso in particolare le coste dello stato messicano di Quintana Roo, dove si trovano alcune tra le destinazioni turistiche più popolari che hanno combattuto tutta l’estate per ripulire le spiagge e salvare la stagione.

I cumuli crescenti di alghe che imputridiscono sulla costa caraibica del Messico sono diventati non solo un incubo per comunità la cui economia si regge storicamente sul turismo, ma anche un possibile rischio per la salute dei lavoratori impiegati nella pulizia dei litorali.

La decomposizione del sargasso infatti genera idrogeno solforato. In piccole quantità in aree aperte, non è altro che un odore fastidioso, come di uova marce. Tuttavia, avvertono gli scienziati, nelle quantità che si sono viste quest’anno in città balneari un tempo paradisiache come Playa del Carmen, Tulum e Xcalak, può diventare pericoloso per i lavoratori con problemi respiratori che si trovano a rastrellare le alghe nel caldo torrido e senza mascherina protettiva.

Rosa Rodríguez Martínez, biologa di Puerto Morelos che studia la barriera corallina e gli ecosistemi costieri per l’Università Nazionale Autonoma del Messico dice a Associated Press: “All’università abbiamo cominciato a misurare la quantità di gas che produce il sargasso quando viene raschiato. In un punto (un mucchio di alghe decomposte) ha raggiunto 56 parti per milione. È un valore molto alto. Al di sopra di due, può essere pericoloso per le persone con problemi respiratori”.

Il fenomeno ha interessato tutta la regione caraibica, Porto Rico e Barbados incluse. Si stanno così avverando le previsioni più pessimistiche. In aprile le autorità messicane avevano dichiarato che il problema delle spiagge della costa caraibica del Paese era “allarmante”. Gli esperti temono che il 2022 possa essere peggiore anche del catastrofico 2018, quando si ebbe la più grande invasione di sargasso fino a oggi.

Fonte: rainews