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Lavoro: Sbarra, sicurezza battaglia di civiltà

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“Sulla sicurezza nei luoghi di lavoro paghiamo purtroppo il prezzo di mancati controlli, di leggi chiare ma in parte inapplicate, dei tanti anni di assunzioni bloccate nei ruoli ispettivi, di scarsi investimenti in formazione e prevenzione”. E’ quanto ha sottolineato il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra in una intervista al quotidiano “L’Osservatore Romano”.
“Una parte del mondo delle imprese continua a considerare la sicurezza un costo e non un investimento. Ora finalmente qualcosa si muove grazie alla nostra insistenza. Ma dobbiamo consolidare e accelerare i reclutamenti di ispettori e medici del lavoro, incrociare le banche dati di tutti gli enti coinvolti, far applicare ovunque le norme. E’ una battaglia di civiltà, di rispetto per la vita e per la persona, come piu’ volte ci ha ricordato con grande intensità Papa Francesco”, aggiunge il leader Cisl.
“La formazione è la premessa indispensabile perché i lavoratori acquisiscano la consapevolezza dei rischi che le attività che svolgono comportano, insieme alle procedure e agli strumenti necessari a prevenirli. Tutte le aziende sono tenute oggi per legge a fornire a tutti i lavoratori una formazione adeguata sui rischi lavorativi e sulle misure di sicurezza da attuare per prevenire gli infortuni. Ma troppe volte queste norme non vengono applicate. E questo avviene soprattutto nel lavoro nero e grigio, nei troppi sub- appalti selvaggi, nelle finte cooperative, nel mondo delle false partite Iva, nel fenomeno del caporalato, dove ci sono migliaia di lavoratori privi di qualunque tutela, che pagano il prezzo di questo rischio in prima persona. Bisogna spezzare questo circolo vizioso. E per fare questo c’è da fare anche un salto culturale: è tempo che i programmi scolastici affrontino questi temi, perché gli studenti, i ragazzi di oggi, saranno i lavoratori, gli imprenditori e i professionisti di domani”. (AGI)
RED/GIN