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L'autista di bus morto a Capri sarebbe diventato presto padre

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AGI – Il 29 giugno la gioia immensa: una figlia. Aveva voluto comunicarlo a tutti e sui social aveva postato la foto con il test di gravidanza che aveva fatto la compagna Rosaria. Napoletano, 41 anni, pendolare che ogni mattina dal centro storico si spostava a Capri, Emanuele Melillo, è l’autista morto nell’incidente sull’isola Azzurra. Era lui a guidare il minubus che è precipitato giù per Marina Grande. Forse un malore gli ha stroncato la vita.

Sorridente, capelli lunghi, sportivo, amante del Napoli e dei tatuaggi, Emanuele è ricordato da tutti dome un ragazzo solare. Pieno di vita e forza. Quel lavoro gli aveva permesso di coronare un sogno: vivere assieme alla donna che amava. Sui social foto con lei abbracciata davanti ai Faraglioni: “Non mi manca niente”, scriveva solo due mesi fa fiero con la divisa del lavoro.

Il minibus era in salita e procedeva a velocità normale dal porto di Capri ad Anacapri, poi d’improvviso ha sbandato leggermente verso destra, poi a sinistra e lentamente ha sfondato la ringhiera e precipitato nel vuoto per alcuni metri. Questa la dinamica alla studio dei vigili del fuoco e della polizia che conducono le indagini sull’incidente. “L’autista potrebbe aver avuto un malore: al momento è solo un’ipotesi, ma escludo si sia trattata di una manovra azzardata perche’ il mezzo era in salita. Qualcuno avrebbe visto i medici soccorrere con un defibrillatore l’autista”, dice il vicesindaco di Anacapri Francesco Cerrotta.

Il bilancio è di tre feriti gravi, due gravissimi, otto lievi. Il minibus di linea è precipitato a Marina Grande, nei pressi del lido ‘da Gemma’ ed è finito in un canale a ridosso della tettoia dello stabilimento.

A bordo c’era una comitiva di turisti romani e il mezzo era più affollato del solito, anche per un guasto che si era verificato in mattinata alla funicolare. Un bambino con fratture multiple è stato trasferito con l’elisoccorso al “Santobono”.

“Pochi metri e sarebbe stata una tragedia immane. Il pulmann ha quasi sfondato il solarium dove c’erano almeno venti persone a prendere il sole. Un miracolo” racconta sconvolta Gemma Rocchi, titolare del lido ‘da Gemma’. “Erano le 11.30, ho sentito un boato e credevo che se ne fosse caduta la strada. Mi sono affacciata e ho visto un bus rotolare giù “, dice. “Ho chiamato aiuto, sono corsa sul posto e sentivo bambini piangere”. Nessuno tra i dipendenti del lido e i clienti è rimasto ferito: “Molti per la paura si sono lanciati in mare”.

Source: agi


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