AGI – Eerevan L’Armenia sta valutando il possibilità di riconoscere l’indipendenza del Nagorno-Karabakh. Lo ha affermato il primo ministro, Nikol Pashinyan. “Questa opzione è nella nostra agenda. C’è anche la possibilità di firmare un accordo di cooperazione strategica tra Armenia e Karabakh, c’è la possibilità di firmare un trattato sulla cooperazione in materia di sicurezza
e difesa”, ha detto Pashinyan durante un incontro con i giornalisti russi a Erevan. Le opzioni sono in discussione e le decisioni verranno prese “in base ad alcuni fattori”, ha detto.
Pachinian ha liquidato come “prematura” l’idea di colloqui con l’Azerbaigian sotto l’egida della Russia. “È inopportuno parlare di un vertice Armenia-Azerbaigian-Russia mentre sono in corso intensi combattimenti”, ha detto ai media russ, spiegando che “per le trattative servono la giusta atmosfera e le giuste condizioni”.
Il conflito nella regione separatista azera è intanto diventato anche terreno di un nuovo scontro tra la Francia e la Turchia. Il presidente francese, Emmanuel Macron, si è detto “preoccupato” per le dichiarazioni “bellicose” di Ankara, che ha assicurato di essere determinata ad aiutare l’Azerbaigian “a riprendere le sue terre occupate e difendere i suoi diritti e interessi secondo il diritto internazionale”. “Ho preso nota delle dichiarazioni politiche della Turchia che ritengo sconsiderate e pericolose”, ha dichiarato Macron in una conferenza stampa nella capitale lettone Riga.
“La Francia rimane estremamente preoccupata per i messaggi bellicosi che la Turchia ha avuto nelle ultime ore, sostanzialmente disinibendo l’Azerbaigian in quella che sarebbe una riconquista del Nord Karabakh e che non accetteremo”, ha insistito. Il capo di Stato francese ha annunciato che in serata avrà un colloquio il suo omologo russo, Vladimir Putin, e domani con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, prima di riferire sulla situazione al Consiglio europeo.
Ma il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha assicurato che la Turchia sostiene l’Azerbaigian “sia a livello politico sia sul campo”, ed è poi tornare ad accusare l’Armenia per la crisi. “Siamo al fianco dell’Azerbaigian sul campo e sui tavoli della politica. Questo problema va risolto una volta per tutte. Siamo pronti a sostenere l’Azerbaigian in ogni ambito, a seconda di ciò che Baku ci richiederà”, ha detto il ministro. “Ci sono ben 4 decisioni delle Nazioni Unite. Ma l’Armenia non tiene conto del diritto internazionale e non vuole usare la diplomazia. Ecco perché compie attacchi sistematici”, ha aggiunto il ministro.
Intanto il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha chiesto lo stop “immediato” degli scontri. I 15 membri del Consiglio “hanno espresso il loro sostegno all’appello del segretario generale per fermare immediatamente i combattimenti, allentare le tensioni e tornare senza indugio a negoziati significativi”.
Vedi: L'Armenia potrebbe riconoscere l'indipendenza del Nagorno Karabakh
Fonte: estero agi