AGi – Il Covid-19 è per i bambini “la più grande crisi globale nei nostri 75 anni di storia”. È l’analisi che emergenda un rapporto dell’Unicef, secondo il quale la malattia sta mettendo a dura prova decenni di progressi sulle principali sfide dell’infanzia, tra cui la povertà, l’accesso all’istruzione, la nutrizione e il benessere mentale.
Il rapporto stima che 100 milioni di bambini siano sprofondati in condizioni di povertà a causa della pandemia, un aumento del 10% dal 2019.
L’impatto diffuso del Covid-19 continua ad aggravarsi, aumentando la povertà, rafforzando la disuguaglianza e minacciando i diritti dei bambini, ha spiegato il direttore esecutivo dell’Unicef, Henrietta Fore.
“Da una parte aumenta il numero di bambini che soffrono la fame, che non vanno a scuola, maltrattati, che vivono in povertà o costretti al matrimonio, dall’altra diminuisce il numero dei bambini che hanno accesso a cure sanitarie, vaccini, cibo sufficiente e servizi essenziali”.
Nel 2020, oltre 23 milioni di bambini hanno perso i vaccini essenziali, un aumento di quasi 4 milioni rispetto al 2019 e il numero più alto in 11 anni, afferma ancora il rapporto.
Da marzo 2020, quando si è aggravata l’emergenza sanitaria mondiale causata dalla pandemia, sono sprofondati nella povertà quasi 1,8 milioni di bambini al secondo.
È quanto emerge da un rapportoi dell’Unicef, che rileva anche che la malnutrizione dovrebbe colpire 9 milioni di bambini in piu’ nel 2022.
Inoltre l’80% delle scuole sono rimate chiuse durante il primo anno dell’epidemia per un miliardo e mezzo di studenti rimasti a casa. Una delle conseguenze è il rischio di crescita del lavoro minorile.
Sono già 160 milioni nel mondo costretti a lavorare per aiutare le loro famiglie.
Source: agi