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L'allarme dei presidi: consegnati 200 mila banchi dei 2,4 milioni attesi

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AGI – “Sulla consegna dei banchi riceviamo segnalazioni di ritardi, si parla di 200mila consegnati su 2.400.000“. È l’allarme per l’avvio dell’anno scolastico in programma a meno di 48 ore, il 14 settembre, lanciato dal rappresentante dei presidi, Antonello Giannelli.

“Sul fronte degli spazi alternativi per gli studenti – ha detto all’AGI il presidente dell’Anp – si stanno recuperando, ma non abbiamo ancora dati certi. Una buona notizia l’abbiamo ricevuta con la circolare per la gestione dei lavoratori fragili – ha detto Giannelli – su questo fronte siamo soddisfatti poiché era una nostra richiesta ed ora abbiamo delle linee guida precise da seguire per questi lavoratori”.

In merito a segnalazioni su scuole impossibilitate ad aprire lunedì Giannelli ha spiegato che “si tratta di decisioni che il dirigente scolastico prende insieme al Comune, il quale predispone il rinvio motivandolo, ad esempio, da lavori ancora da ultimare o altre problematiche”.

Azzolina: “Nessuno come l’Italia”

La ministra Azzolina non replica sulla consegna dei banchi, ma non nasconde i problemi. “Ci sono piccole criticità, nessuno le nega ma pian piano le stiamo risolvendo”, dice intervistata dal Corriere della Sera. 

“Le assegnazioni provvisorie si sono concluse – ha spiegato Azzolina – le graduatorie provinciali sono pronte e si stanno nominando i docenti dell’organico. I 70mila docenti in più per gestire l’emergenza Covid saranno nominate nelle prossime settimane direttamente dai dirigenti scolastici, e nessun paese europeo, eccetto la Spagna, ha stanziato dei soldi per avere organico in piu per gestire l’emergenza. Inoltre ad ottobre si farà il concorso e una parte di quelle assunzioni che no si sono potute fare adesso si farro con retrodatazione giuridica 1 settembre 2020”.

Ancora la responsabile del ministero di viale Trastevere: “Stiamo chiedendo alle famiglie di fare piccoli sacrifici. È importante tornare a scuola sapendo che si tratta di un anno straordinario, ma non possiamo pensare che sia uguale a quello dell’anno scorso”. 

“Abbiamo investito 2,9 miliardi di euro per la ripartenza – ha aggiunto – ciascuno di noi deve rinunciare a qualcosina perché siamo in una pandemia: non si farà orario per intero, ci saranno ingressi scaglionati ma la scuola ripartirà e restituiremo agli studenti cio che meritano e alle famiglie un pezzo di tranquillità che è mancato in questi mesi”.

Vedi: L'allarme dei presidi: consegnati 200 mila banchi dei 2,4 milioni attesi
Fonte: cronaca agi


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