L’articolo 4 del disegno di legge delega per la riforma fiscale stabilisce che l’Amministrazione finanziaria avrà “la necessità” di “motivare sempre gli atti” che invia al cittadino, che dovranno, perciò, essere fondati su “dati ed elementi certi” e indicando “le prove” dell’accertamento, e non, “come avviene oggi, su elementi di semplice presunzione” di un comportamento scorretto. È così che il tesoriere del Consiglio nazionale dei commercialisti Salvatore Regalbuto spiega i contenuti del capitolo del provvedimento governativo all’esame dell’Aula della Camera, evidenziando la scelta del governo di “rafforzare”, con questa previsione normativa, “l’applicazione dello Statuto dei diritti del contribuente” (una legge del 2000 rimasta in parte disattesa, ndr), attraverso l’obbligo di motivazione degli atti impositivi da parte del Fisco.