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La stagione di Opere e Balletti 2025 del Teatro Massimo Bellini

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Lo schema del cartellone di lirica e danza comprende 7 titoli, di cui 5 opere e 2
balletti. Per ciascun titolo sono previste 7 rappresentazioni, 2 serali, 5
pomeridiane.

Le opere
Dal 18 al 26 gennaio il magnifico sipario dipinto dal pittore Giuseppe Sciuti si alzerà
sull’inaugurale Norma, titolo iconico, tra i capolavori più amati di Vincenzo Bellini che
sviluppa qui – come gli riconosce Schopenhauer – un’esemplare tragedia lirica, potendo
contare sul libretto di Felice Romani, con il quale aveva stretto uno dei sodalizi più
importanti della storia del teatro musicale. Sul podio Leonardo Sini, mentre regia, scene e
costumi sono di Hugo De Ana che firma l’allestimento del Sofia Opera and Ballet House.
Nel title role il celebre soprano Jessica Pratt si alternerà con un’altra rinomata belcantista,
Irina Lungu, entrambe al debutto nelle vesti della sacerdotessa druidica. Pollione sarà
Antonio Poli, negli altri ruoli principali si alterneranno Elisa Balbo e Aya Wakizono
(Adalgisa), Carlo Lepore e Alessio Cacciamani (Oroveso). Completano il cast Marco
Puggioni e Blagoj Nacoski (Flavio), Anna Malavasi e Sabrina Messina (Clotilde). Una
sontuosa inaugurazione che apre le celebrazioni per il 190⁰ anniversario della morte del
Cigno.
Dal 7 al 15 marzo in scena Don Giovanni o Il dissoluto punito, dionisiaco baccanale di
seduzione compulsiva, ma soprattutto insoluto teorema dalle infinite declinazioni libertine e
libertarie. Un dramma giocoso, quintessenza del genio di Wolfgang Amadeus Mozart, che
qui sviluppa il soggiogante libretto ‘italiano’ di Lorenzo Da Ponte. Dirige Beatrice Venezi,
la regia di Davide Garattini si avvale delle scene di Ezio Frigerio e dei costumi di Franca
Squarciapino. L’allestimento è una coproduzione del Teatro nazionale della Georgia di
Tbilisi e del Teatro de la Maestranza di Siviglia. Doppio cast per tutti i ruoli con Markus
Werba e Christian Fed (Don Giovanni), Desirée Rancatore e Elisa Verzier (Donna Anna),
Valerio Borgioni e Matteo Falcier (Don Ottavio), Josè Maria Lo Monaco e Evgeniya
Vukkert (Donna Elvira), Cristian Senn e Salvatore Salvaggio (Leporello), Shi Zong e
Costantino Finucci (Masetto), Zerlina Albane Carrère e Cristin Arsenova (Zerlina), Andrea
Comelli e Luca Park (Il Commendatore).
Dall’11 al 19 aprile Madama Butterfly, tragedia “giapponese” in cui il pentagramma di
Giacomo Puccini vibra del dolore per un amore tradito che non lascia scampo alla piccola
geisha. Una dignità, la sua, che soffoca la disperazione nel sacrificio estremo, e fa di Cio-
Cio-San l’eroina insospettabile che il compositore esalta musicando i versi di Giuseppe
Giacosa e Luigi Illica. Direttore Alessandro D’Agostini, regia e scene di Lino Privitera,
costumi di Alfredo Corno. Nella compagnia di canto agiscono Valeria Sepe e Myrtò
Papatanasiu (Cio-Cio-San), Leonardo Caimi e Carlo Ventre (Pinkerton), Laura Verrecchia e
Carlotta Vichi (Suzuki), Luca Galli e Francesco Landolfi (Sharpless), Paola Francesca
Natale e Serafina Liberman (Kate Pinkerton), Saverio Pugliese e Mauro Bolognesi (Goro). E
ancora Roberto Accurso (il principe Yamador), Gianfranco Montresor (lo zio Bonzo),
Filippo Micale (l’ufficiale di registro).
Dal 17 al 25 ottobre il dramma buffo Don Pasquale, composto da Gaetano Donizetti
all’apice della sua gloria parigina, per le cui scene musicò il libretto di Giovanni Ruffini,
elogio dell’amor giovane ha la meglio sull’illusione senile. Direttore Riccardo Bisatti,
storica regia di Ugo Gregoretti ripresa da Giandomenico Vaccari con le scene e i costumi di
Eugenio Guglielminetti per l’allestimento del Teatro Regio di Torino. A darsi il cambio nei
ruoli saranno John Osborn e Giulio Pelligra (Ernesto), Marina Monzò, Federica Foresta e
Giuliana Di Stefano (Norina), Nikolai Zemlianskikh e Alfonso Muijca (Dottor Malatesta),
Dario Giorgelè (un notaro).
Dal 21 al 29 novembre, dopo 35 anni di attesa, sul palcoscenico catanese torna Otello,
opera in cui Giuseppe Verdi si confronta alla pari con Shakespeare, elaborando una potente
drammaturgia musicale sviluppata nei quattro atti del libretto di un Arrigo Boito in stato di
grazia. Sul podio Fabrizio Maria Carminati, regia e scene di Giancarlo Del Monaco, costumi
di Stella Del Monaco, coreografie di Lino Privitera. Allestimento del Teatro Nazionale di
Bucarest. In scena Gregory Kunde che si alternerà con Gaston Rivero nel ruolo del Moro,
Lana Kos con Francesca Maionchi (Desdemona), Franco Vassallo con Simone Piazzola
(Iago), Paolo Antognetti con Luigi Morassi (Cassio), Anna Malavasi con Albane Carrère
(Emilia). E inoltre Andrea Schifaudo (Roderigo), Luca Dall’Amico e Luciano Leoni
(Lodovico), Fabrizio Brancaccio (Montano), Luciano Leoni (un araldo).
I balletti
Dal 2 all’8 maggio l’appuntamento è con Othello 2.0, balletto di Amilcar Moret
Gonzalez, che rivisita un classico e firma pure la coreografia su musiche di Antonio
Vivaldi, Max Richter, Ezio Bosso. L'adattamento da Shakespeare è di Marina Marchione e
punta sulle passioni che fanno perdere il controllo, come la gelosia più cieca e l’invidia che
non conosce rimorso. Scenografia di Eva Adler e costumi di Angelo Alberto. Produzione e
Corpo di ballo del Teatro di Kiel. Lo stesso Amilcar Moret Gonzalez si alterna con Ricardo
Urbina nel ruolo del titolo, Virginia Tomarchio con Marina Kadyrkulova (Desdemona),
Didar Sarsembayev con Vitalii Netrunenko (Iago), Emilia Leisa Martínez Santana con
Gulzira Zhantemir (Emilia), Rauan Orazbayev con Alexey Irmatov (Cassio), Sabina Faskhi
con Erika Asai (Bianca), Alexey Irmatov con Christopher Carduck (il sacerdote), e in tutti i
turni Henri Frey (un mendicante).
Dal 16 al 21 dicembre, in prossimità delle Festività, arriva il balletto natalizio per
definizione, Lo Schiaccianoci, con la straordinaria partitura di Pëtr Il’ič Čajkovskij e le
coreografie di Aleksej Fadeečev e Nina Ananiashvili che si muovono nel rispetto
dell’originario impianto ottocentesco. Sul podio si succederanno Papuna Gvaberidze e
Levan Jagaev. Scene e costumi sono di Simon Virsaladze. Solisti, Corpo di ballo e
produzione provengono dal prestigioso Balletto dell’Opera di Tbilisi, di cui la Ananiashvili,
già ètoile di fama planetaria, è direttrice artistica.
Stagione Concerti e Recitals 2024/2025
La concertistica prevede diverse opzioni. Il Turno A contempla il totale dei 18
appuntamenti, ossia 11 concerti sinfonici serali fissati per le ore 20:30 e 7 recital da camera,
tutti alle 17:30 tranne uno. Il Turno B prevede invece la replica pomeridiana, degli 11
concerti sinfonici. Una terza opzione consente di abbonarsi ai recital, sia al fine di una
fruizione mirata, sia per aggiungerli al Turno B per affinità di orario.
I concerti sinfonici
S’inaugura il 15 e 16 novembre con uno dei padri del sinfonismo europeo, Gustav Mahler,
di cui verrà eseguita l’imponente Sinfonia n. 3 in re min. per contralto, coro femminile, coro
di voci bianche e orchestra. Sul podio Vitali Alekseenok, contralto solista Polina Shamaeva.
All’Orchestra e al Coro del Bellini si unisce il Coro voci di bianche InCanto di Alessandra
Lussi. Come scrisse l’autore: «La natura parla qui dentro e racconta segreti tanto profondi
che forse ci è dato presentire solo nel sogno.»
Il 22 e 23 novembre un viaggio che parte dal Barocco per riaffiorare nelle sue rivisitazioni
novecentesche. Direttore Alessandro De Marchi, solisti il mezzosoprano Albane Carrère e il
flautista Salvatore Vella. L’esecuzione sarà illustrata dalle immagini di Letizia Algeri per
accompagnare sul piano visivo un itinerario che prende le mosse da Johann Sebastian Bach
(Suite per orchestra in re magg.) e da Alessandro Scarlatti (Concerto per flauto archi e basso
continuo in sol min.) fino ad Ottorino Respighi (Antiche arie e danze per liuto e Prima
suite), per chiudere con Luciano Berio (Folk songs, versione per orchestra 1973).
Il 3 e 4 gennaio interverranno I Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella, con la
partecipazione dei virtuosi Enzo Ligresti e Lucio Degani al violino, Gabriele Ragghianti al
contrabbasso. L’itinerario muove dal Barocco di Tommaso Albinoni (Concerto in fa magg.
per archi e basso continuo) e Antonio Vivaldi (Concerto in mi magg. n.12 op. 3 per violino,
archi e basso continuo, da L’estro armonico). Si passa quindi alle trascrizioni operistiche di
Giovanni Bottesini (Fantasia su La Sonnambula di Bellini per contrabbasso e archi) e di
Antonio Bazzini (Fantasia su La traviata di Verdi per violino e archi). Anche il Bussettano è
in scaletta (Quartetto in mi min. per archi, nella versione per orchestra d’archi dello stesso
autore). Per finire nel Secolo breve con Nino Rota (Concerto per archi).
Il 7 e 8 febbraio il focus è su due importanti compositori scandinavi, nati entrambi nel 1865.
Del finlandese Jean Sibelius verranno proposti Vapautettu kuningatar (La regina liberata) e
la Sinfonia n. 2 in re magg. Op. 43. Di rilievo l’accostamento al danese Carl Nielsen e al suo
Concerto per clarinetto e orchestra op. 57. Dirige Claudia Patanè, clarinetto solista Andrea
Scaffardi.
Il 14 e 15 febbraio un concerto monotematico dedicato a Richard Strauss, altro padre del
sinfonismo europeo, con Don Quixote, variazioni fantastiche su un tema di carattere
cavalleresco, e la fantasia sinfonica Aus Italien. Sul podio Marcus Bosch, solisti Bruno
Boano alla viola e Andrea Waccher al violoncello. Occhio alle illustrazioni siglate da Gitrop
e Salvo Russo.
Il 21 e 22 marzo spazio a caposcuola come Ludwig van Beethoven e Felix Mendelssohn-
Bartholdy. Al catalogo del Titano di Bonn appartiene il Concerto n. 5 per pianoforte e
orchestra op. 73 “Imperatore”. Due le creazioni di Mendelssohn: l’Ouverture Le Ebridi
ovvero La grotta di Fingal, e la Sinfonia n. 4 in la magg. op. 90 “Italiana”. Dirige Riccardo
Bisatti, pianista solista Giovanni Bertolazzi. In omaggio alla memoria di Piero Rattalino, per
lunghi anni alla direzione artistica del Teatro Massimo Bellini, il musicologo Giuseppe
Montemagno leggerà testi dell'insigne studioso inerenti i suddetti brani.
Il 26 e 27 aprile atmosfere d’oltralpe per il concerto diretto da Mārtiņš Ozoliņš, violino
solista Salvatore Greco. L’antologia prevede Maurice Ravel (Pavane pour une infante
défunte e Tzgane Rapsodie per violino e orchestra), Ernest Chausson (Poème per violino e
orchestra) e Georges Bizet (una selezione dalle suite ricavate da Carmen e Arlesienne).
Il 16 e 17 maggio il ritorno di Giovanni Sollima, eclettico direttore, violoncellista, nonché
compositore e arrangiatore, che esplorerà il suo rapporto con la musica popolare. Con lui sul
palco l’autorevole voce recitante di Giovanni Calcagno e al marranzano lo specialista Puccio
Castrogiovanni. In locandina due prime esecuzioni. Figlio d’arte, Giovanni propone l’inedita
Giufà suite del padre Eliodoro. L'altra novità è Pitrinu e u lupu, che Sollima ha rielaborato
da Prokof’ev, mentre la versione in lingua siciliana si deve a Giovanni Calcagno. La soirée
musicale prevede pure una pagina di Gino Marinuzzi (Canzone dell’emigrante da Suite
siciliana) e altri due arrangiamenti di Sollima: Immigrant song dei Led Zeppelin e Du, Moj e
bukura more, brano tradizionale albanese/arbëreshë. Infine Fecit Neap. 17…, pagina scritta
dal virtuoso per il suo violoncello.
Il 23 e 24 maggio, due brani che non hanno bisogno di presentazione: il Concerto n. 1 in mi
min. per pianoforte e orchestra op. 11 di Fryderyk Chopin e la Sinfonia n. 5 in do min. op.
67 di Ludwig van Beethoven. Dirige Gianna Fratta, solista al pianoforte Nicolò Cafaro.
Sempre in omaggio a Piero Rattalino, il critico musicale Carmelita Celi legge un testo dello
studioso sulla “Quinta” per antonomasia.
Il 30 e 31 maggio il concerto voluto per la Celebrazione dell’inaugurazione del Teatro
Massimo Bellini (31 maggio 1890) e in memoria dell’architetto Carlo Sada, cui si deve il
progetto del teatro d'opera più bello al mondo. Direttore Fabrizio Maria Carminati, voci
soliste il tenore Antonio Poli e il baritono Giorgio Caoduro. Sarà l’occasione per ascoltare
creazioni meno note di Puccini: Inno a Roma, Capriccio sinfonico e Messa di Gloria, ma
anche una pagina di Giuseppe Verdi dall’afflato cosmopolita, Inno delle nazioni.
Il 7 e 8 giugno un concerto sinfonico corale incentrato sul Novecento italiano. Il maestro
Carminati dirige nella prima parte Rapsodia satanica, colonna sonora scritta da Pietro
Mascagni per l’omonimo film del regista Nino Oxilia. Nella seconda parte un florilegio di
cori d’opera: ancora Mascagni in buona compagnia con Puccini, Pizzetti, Smareglia,
Respighi.
I recital
Il 1 dicembre largo ai “vezzi” baritonali di Franco Vassallo, che sarà accompagnato al
pianoforte da Giovanni Brollo in arie d'opera e da camera di Mozart, Rossini, Donizetti,
Verdi, Boito, Puccini, Tosti, Liszt, Leoncavallo, Vaughan Williams.
Il 27 dicembre immancabile appuntamento con gospel, spirituals e brani corali ispirati al
Natale. Protagonista il Coro del Teatro Massimo Bellini, sapientemente istruito da Luigi
Petrozziello, qui in veste di direttore e pianista. Il messaggio di pace legato alla Natività
rivive nelle partiture religiose o laiche di Rosetta Tharpe, Wallace Willis, Charles A.
Tindley, Thomas A. Dorsey, Michael Bublé, Mariah Carey, Muddley Waters, Sant’Alfonso
Maria De’ Liguori, Roberto De Simone.
Il 2 febbraio il commovente recital “La musica miracolosa. Storia e leggenda di Wladyslaw
Szpilman, il pianista del ghetto di Varsavia”. Al pianoforte Francesco Nicolosi, narratore
Stefano Valanzuolo, insieme per ripercorrere la parabola artistica e umana del compositore e
virtuoso polacco di origine ebraica, che evitò i campi di sterminio nazisti grazie ad amici che
lo nascosero. Dalla sua autobiografia è stato tratto il film Il pianista, diretto da Roman
Polański, vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes e di tre premi Oscar.
Il 23 febbraio l’“Omaggio a Burt Bacharach”, il raffinato e colto hitmaker delle canzoni
di tanti musical e colonne sonore, vincitore di tre Oscar e sei Grammy. L’Orchestra Jazz
Siciliana “The Brass Group” di Palermo sarà diretta da Domenico Riina, voce solista Lucy
Garsia, all’armonica Giuseppe Milici. Per ripercorrere le tappe salienti del composer che ha
inventato la “chamber pop sonata”.
Il 30 marzo emozioni tanghere con l’ensemble Anna Tifu Tango Quartet, che schiera la
leader al violino, Romeo Scaccia al pianoforte, Massimiliano Pitocco al bandoneon e
Gianluigi Pennino al contrabbasso. La più sensuale delle danze è evocata attraverso le note
di Astor Piazzolla, Romeo Scaccia, Sarasade-Bizet.
L’11 maggio immersione nella danza contemporanea di Virgilio Sieni che firma lo
spettacolo “Un Amico”, dedicato al mondo e all’arte di Ezio Bosso. Coreografia e spazio
sono dello stesso Sieni, i costumi di Marysol Maria Gabriel. Violoncello solista Mario
Brunello, al pianoforte Maria Semeraro e la Compagnia di Virgilio Sieni. Musiche di Arvo
Pärt, John Cage, Johann S. Bach, Olivier Messiaen, Ezio Bosso. Il titolo rientra nell’ambito
del Catania Contemporanea Fic Festival promosso da Scenario Pubblico / Compagnia
Zappalà Danza, riconosciuto dal Ministero della Cultura centro di rilevante interesse e legato
al Teatro Massimo Bellini da un protocollo d’intesa triennale.
Il 25 maggio è la volta dell’Ensemble Metamorphosi che schiera al violino Mauro
Loguercio, al clarinetto Alessandro Carbonare, al violoncello Francesco Pepicelli, al flauto
Andrea Oliva, al pianoforte Angelo Pepicelli, all’arpa Fabrice Pierre. È quest’ultimo che,
proprio alla ricerca di un’affascinante metamorfosi, ha trascritto per il sestetto due magistrali
partiture concepite per la danza: Romeo e Giulietta di Prokof’ev e Petruška di Stravinskij.
Concerti straordinari fuori abbonamento
Quattro concerti per altrettante ricorrenze che si confermano occasione di aggregazione e
riflessione civile. L’irrinunciabile e trascinante Concerto di Capodanno sarà diretto da
Fabrizio Maria Carminati, che per festeggiare il 2025 sceglie le melodie e i ritmi di Julius
Fučík, Nicola Colabianchi, Nino Rota, Ennio Morricone, Lucio Dalla, Dmtrij Šostakovič, e
naturalmente gli spartiti frizzanti di Franz von Suppé e Johann Strauss padre e figlio.
Il primo febbraio il tradizionale Concerto in onore di Sant’Agata, in segno di devozione
verso l’eroica protomartire, amatissima patrona di Catania. Dirige Giulio Prandi,
mezzosoprano solista Josè Maria Lo Monaco. In prima esecuzione assoluta Vulcani
immaginari per orchestra, scritto da Nicola Campogrande su commissione del Teatro
Massimo Bellini (ed. Breitkopf). Di Händel ascolteremo “Donna che in ciel di tanta luce
splendi”, di Sergio Rendine Ode a Sant’Agata, ancora su commissione dell’Ente lirico
regionale catanese.
Il 1 giugno il Concerto per la Festa della Repubblica, solenne e partecipata riflessione sui
valori della Patria e della nostra Costituzione. Sul podio ancora il maestro Carminati, con
musiche di Bellini, Verdi, Rossini, Donizetti, Puccini, Mascagni e un recente brano
commissionato a Francesco Muraca.
Il 28 settembre un concerto sinfonico-corale per la Celebrazione del 2754° anno della
fondazione della Città di Catania; direttore Francesco Di Mauro, brani di Bellini,
Donizetti, Rossini, Verdi, Puccini e di due nomi di spicco del panorama musicale attuale
come Yuri Furnari e Joe Schittino. Per una profonda connessione con la lunga storia di
riscatto e rinascita di una città il cui motto è “Melior de cinere surgo”.
L’avvio della campagna abbonamenti, che partirà il 4 settembre, comporta la possibilità
di rinnovare l’abbonamento esercitando il diritto di prelazione entro il 31 ottobre per la
stagione concertistica ed entro il 30 novembre 2024 per la stagione lirica. È al contempo
possibile sottoscrivere nuovi abbonamenti. Per maggiori informazioni:
teatromassimobellini.it

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