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La Puglia, sopraffatta dal malaffare, non si arrende

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Il Movimento Legalità Puglia, da anni sul territorio a difesa di quanti chiedono aiuto, vittime di ingiustizie, e che ancora credono nella legalità, ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la Confedercontribuenti per rafforzare la sua forza incisiva sul territorio, ma anche per far giungere il suo grido di dolore a livello nazionale La soddisfazione del presidente Carmelo Finocchiaro per l’intesa raggiunta, che amplia l’offerta della Confederazione

di redazione

A novembre 2020 uno dei due rami del processo alla mafia foggiana si è concluso con la condanna degli imputati che dovranno anche risarcire la Regione Puglia, che, nel frattempo, si era costituita parte civile, per essere vicina e solidale nei confronti di tutta la comunità foggiana. È stata infatti accolta la tesi della regione secondo cui la condotta estorsiva ha danneggiato l’intera comunità territoriale. ” Foggia combatte e non si arrende, la comunità foggiana è oggi rappresentativa di tutta la Puglia che non cederà mai alla mafia, alla sopraffazione, alla violenza, alla illegalità“. Queste le parole del presidente Michele Emiliano.

Registriamo con enorme piacere che a fianco delle istituzioni ci sono anche tanti bravi e onesti cittadini che si impegnano quotidianamente per contrastare l’illegalità. Tra i movimenti antiracket e antiusura spicca l’attività meritoria del Movimento Legalità Puglia, da anni sul territorio. Lo stesso si propone la difesa di tutte quelle persone che chiedono aiuto, vittime di ingiustizie, e che ancora credono nella legalità, dove molto spesso le norme vengono violate, raggirate, eluse con sistemi cristallizzati da persone che, a volte, rappresentano la legge.

Un’associazione di volontari, con a capo la sua vulcanica presidente Rachele Ciardo: “Il nostro è un impegno Quotidiano sul territorio, senza scopo di lucro, non-profit. Diamo ascolto, a tante persone che credono in noi affidandoci le proprie storie che noi trattiamo con molta attenzione, con l’ausilio dei nostri legali. Gente sempre più disperata. Sembra che negli ultimi anni la legalità sia diventata obsoleta e sempre più persone distratte dai propri ruoli e dalle proprie responsabilità. Noi crediamo continua la Ciardo – che la legalità sia una condizione fondamentale affinché tutte le persone vivano nella pace e rispetto reciproco per la costruzione del bene comune “.

Il movimento, per rafforzare la sua forza incisiva sul territorio, ma anche per far giungere il suo grido di dolore a livello nazionale, ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la Confedercontribuenti, per adottare iniziative univoche. Lo stesso movimento ha sentito la necessità di affiliarsi con il FAI {Federazione delle Associazioni Nazionali antiracket e antiusura} per dare valore aggiunto a tutte quelle persone che decidono di denunciare, imprese, famiglie e singoli cittadini vittime nella morsa di gente senza scrupoli. ” Ci occupiamo di tante situazioni – prosegue la presidente, perché la Legalità non ha confini. Negli ultimi anni non c’è tregua per le ” ESECUZIONI IMMOBILIARI” un problema abbastanza complesso su tutto il territorio pugliese e nazionale. Troppe persone indebitate, e con la pandemia lo è ancora peggio, e non si può essere imprescindibili. Sembra che con i debiti bancari non ci sia nessuna possibilità se non quella di una condanna a vendere gli immobili. Vengono svenduti interi patrimoni… Case, capannoni, terreni agricoli ecc. ecc., a prezzi quasi sempre ad una misura inadeguata. Il più delle volte gli acquisti sono nascosti dietro a profili di gente della criminalità e del malaffare. Una forbice abbastanza spropositata, tocca scontrarsi più volte con delle norme che spesso non vengono applicate. Tutto questo va a discapito sia del creditore e del debitore”.

La Confedercontribuenti, attraverso il suo presidente Carmelo Finocchiaro, si è detta: “Soddisfatta per questa collaborazione che amplia l’offerta della Confederazione a coloro che hanno bisogno di aiuto. Beni periziati, a volte, aggiudicati spesso con forme clientelari, evitando sul territorio situazioni drammatiche, spesso anche suicidi. Beni periziati, a volte, da compiacenti CTU, con l’avallo di taluni magistrati che tutelano solo ed esclusivamente i creditori e sempre a danno dell’incolpevole debitore, e se collusi fanno sì che tali immobili vengano assegnati a parenti e amici, come già denunciato in passato dalla nostra Associazione”.

Sull’argomento la Confedercontribuenti è stata chiara: la prima casa non si tocca e non può essere oggetto di esproprio. Troppa gente viene privata della propria dignità, umiliata e trattata come il peggiore dei delinquenti. Per questo la Confederazione ha già inviato le sue proposte al Ministro della Giustizia e alla rappresentanza politica e governativa.