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L’ avventura napoletana di Mozart secondo il Solid String Quartet.

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Al Collegio dei Gesuiti di Noto nell’ambito della rassegna Musica Festival 24 ritratto leggero e divertito dei trascorsi del giovane musicista ai piedi del Vesuvio fra intuizioni musicali innovative e incursioni nel privatodei vip dell’epoca.

di Alfio Chiarello

Concerto gradevolissimo, quasi uno spettacolo teatrale in musica. Bella formula. Golfo Magico – ovvero
Mozart e Napoli, rappresentato presso il Cortile del Collegio dei Gesuiti di Noto nell’ambito del progetto Noto Musica Festival 24, ci ha conquistati con la sua formula testo più musica. Il testo, di Stefano Valanzuolo, critico musicale del Mattino e apprezzato librettista di opere musicali. Le note, di Mozart. Melodie più affabulazione, dunque.
Un intreccio di parole e musica, per illustrare i fatti che segnarono la vorticosa avventura napoletana di Mozart, unita all’immagine di una città in pieno fermento, la Napoli settecentesca, tracciando in maniera leggera e divertita un suggestivo ritratto dell’epoca, senza disdegnare incursioni nel pubblico e nel privato dei Vip di allora: aristocratici, regnanti, diplomatici, intellettuali e, come ovvio, musicisti.
Non sfugge, peraltro, un certo orgoglio meridionalistico (erano gli anni in cui il Regno delle Due Sicilie rappresentava un esempio in tutto il mondo per il numero di “telai” e per il livello culturale) che offre non pochi spunti di riflessione. Plauso convinto ai musicisti, Il Solis String Quartet. Raffinatissimi.
La storia, scritta e narrata da Stefano Valanzuolo, si intreccia alla perfezione con le musiche di Mozart riproposte dal Solis String Quartet e da Ramin Bahrami nelle trascrizioni e rielaborazioni di Antonio di Francia e Vincenzo di Donna. Chapeau a chi si è presa la responsabilità di selezionare i brani da eseguire.
Eleganza e armonia non sono elementi che mancano nella produzione di Mozart.
Ma questo non semplifica, anzi complica la scelta. Il binomio musica – testi realizzato per lo spettacolo però è risultato particolarmente azzeccato (brani per lo più noti al grosso pubblico) e si può dire senza tema di smentita che “bucava” davvero.
Risultato; coinvolgimento totale della platea, spettatori rapiti dalla magia delle melodie e, alla fine, conclusione naturale, bagno di applausi per gli artisti, e perentorie richieste di bis. Il Festival nei cui ambito
si è svolto lo spettacolo, è promosso dall’Associazione Concerti Città di Noto ETS, con il patrocinio del Ministero della Cultura, dell’Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, del Comune di Noto e Rai Sicilia, e proseguirà con altre importanti esibizioni di personaggi della musica.
Grandi protagonisti della serata dedicata a Mozart, oltre al pianista Ramin Bahrami, Vincenzo Di Donna
(violino), Gerardo Morrone (viola), Luigi De Maio (violino) e Antonio Di Francia (violoncello), la cui
proposta artistica è contraddistinta dalla capacità di mescolare la tradizione classica con il jazz, la world
music, il pop e la musica contemporanea.