Quasi tutti i paesi del continente americano applicano lo ius soli in modo automatico e senza condizioni.
Alcuni Paesi europei tipo Francia, Germania, Irlanda e Regno Unito) concedono altresì la cittadinanza per ius soli, sebbene condizionata.
La Francia ha una lunga tradizione di applicazione di tale istituto, dal 1994 una persona nata in territorio francese da genitori stranieri può ottenere la cittadinanza facendone richiesta purché abbia vissuto stabilmente sul territorio dello stato per almeno cinque anni.
Inoltre, dal 1998, secondo la Legge Guigou, al compimento della maggiore età (18 anni) chi è nato in territorio francese da genitori stranieri accede automaticamente alla cittadinanza se i due genitori, alla nascita del richiedente, disponevano di un permesso di soggiorno e se il richiedente ha risieduto in Francia per almeno cinque anni.
Nel nostro Paese l’applicazione di tale istituto trova l’applicazione per il momento solo in 3 casi eccezionali:
L’attuale legge esclude, quindi, tutte quelle decine di migliaia di bambini nati e cresciuti in Italia.
Nel nostro Paese si attendeva un gesto di civiltà ma sembrerebbe aver sortito effetto contrario portandoci a violare l’art.2 della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in materia di non discriminazione.
Dilaga la disinformazione su tale diritto su cui giocano molti populisti per inasprire la rabbia.
Il disegno bloccato al Senato introduce l’acquisizione della cittadinanza viene definito ‘IUS SOLI’ temperato:
Il testo infatti non prevede il diritto di acquisire la cittadinanza italiana a tutti quelli che nascono nel nostro Paese, ma prevede che possano ottenere la cittadinanza tutti quei bambini stranieri nati in Italia da genitori stranieri, se almeno uno dei due genitori si trova legalmente in Italia da almeno 5 anni.
Inoltre se il genitore in possesso di permesso di soggiorno non proviene dall’Unione Europea, deve aderire ad altri tre parametri:
Sia per l’acquisizione dello IUS SOLI Temperato che lo IUS CULTURAE è necessario farne richiesta.
Pertanto non si tratta di dare alcuna cittadinanza immediata in automatico ai migranti che giungono sulle nostre coste.