Un vertice intergovernativo Italia-Romania si terrà oggi a Roma. E’ il terzo summit italo-romeno (il primo, sempre a Roma, nel 2008 e il secondo a Bucarest nel 2011). “Si tratta di un’occasione per rafforzare e ampliare il partenariato strategico tra le due nazioni”, spiegano fonti diplomatiche italiane sottolineando che “in questi anni i rapporti tra Italia e Romania si sono ulteriormente rafforzati nel quadro dell’Unione europea e della Nato, nella condivisione di valori e obiettivi. La cooperazione economica, politica e culturale fra le due nazioni – osservano ancora le fonti – ha visto costanti progressi e il vertice di domani sarà utile per aggiornare e rilanciare i legami con un maggiore dinamismo, sviluppando formule di collaborazione in diversi ambiti”.
È prevista la partecipazione del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e del primo ministro, Marcel Ciolacu, e in plenaria dei ministeri degli Esteri, Interni, Difesa, Imprese e Made in Italy, Ambiente e Sicurezza Energetica, Infrastrutture e Trasporti. È prevista anche la firma di una Dichiarazione Congiunta, che amplia la portata della collaborazione in molteplici settori di comune interesse. In occasione del vertice, infatti, saranno sottoscritte anche diverse intese.
Al termine del summit si terrà un Business Forum alla Farnesina con la partecipazione di oltre duecento imprese italiane e romene. L’Italia, spiegano le fonti, “attribuisce grande importanza ai rapporti con la Romania, in virtù anche dei profondi legami storico-culturali, della presenza di oltre un milione di cittadini romeni in Italia (la maggior comunità straniera residente in Italia), dell’accresciuta intensità del dialogo politico e delle eccellenti relazioni economico-commerciali. I rapporti bilaterali tra Roma e Bucarest sono caratterizzati da ampie sintonie e convergenze di vedute sui principali temi dell’agenda europea e internazionale. Forte impegno italiano alla sicurezza del fianco orientale e alla stabilizzazione dei Balcani occidentali. La Romania rappresenta, inoltre, un importante partner in ambito Nato e Ue”. Si è registrata inoltre una “forte crescita dell’interscambio commerciale (nel 2022 un incremento del +20,8% rispetto al 2021), che si attesta attorno ai 20 miliardi di euro e che conferma l’Italia quale il secondo fornitore e secondo cliente della Romania. L’Italia è anche primo investitore in Romania per numero di imprese registrate (oltre 23mila attive), pari al 21% del totale delle imprese straniere”. “La presenza italiana, che genera nel complesso circa 130mila posti di lavoro, è fondamentale in comparti strategici, dall’energia alle grandi infrastrutture, dall’agroalimentare all’acciaio, dai servizi bancari alla sanità”, precisano le fonti evidenziando che “nonostante una presenza così diffusa, vi è ancora un ampio potenziale per espandere il nostro sistema produttivo”. “Il settore energetico – osservano ancora le fonti – è tra quelli più promettenti per lo sviluppo del partenariato: partecipazione di Ansaldo Nucleare al progetto di ammodernamento e ampliamento della centrale di Cernavoda; firma in occasione del vertice di un’intesa tra la stessa Ansaldo Nucleare, Sace e l’impresa romena Nuclearelectrica, recente aggiudicazione da parte di Saipem della gara per la perforazione offshore del giacimento Neptun Deep nel Mar Nero, principale progetto di sfruttamento di gas naturale in Romania, del valore di 1,4 miliardi di euro”. (AGI)
CNT