AGI – È rottura totale tra Ita e i sindacati. L’incontro di oggi alza ulteriormente la tensione tra i rappresentanti dei lavoratori e la compagnia che decollerà a partire dal 15 ottobre. Dopo oltre due ore e mezzo di riunione le posizioni restano inconciliabili ma i sindacati non ci stanno e occupano simbolicamente la stanza dove si è tenuto il tavolo appendendo fuori dalla finestra le bandiere delle organizzazioni sindacali. Intanto da domani Ita sarebbe pronta ad avviare le chiamate ad personam del personale da assumere.
“La presa di posizione di Ita è molto grave e incomprensibile, anche perché la trattativa poteva proseguire e invece l’azienda ha posto condizioni capestro, chiudendo di fatto lo spazio per un vero negoziato”, dichiarano i Segretari generali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti Stefano Malorgio, Salvatore Pellecchia e Claudio Tarlazzi che chiedono “l’intervento della proprietà, cioè il Ministero dell’Economia e delle Finanze”.
Intanto domani a piazza San Silvestro a Roma è stata organizzata la mobilitazione dei lavoratori Alitalia, in concomitanza con l’audizione alla Camera dei vertici Ita. Resta poi confermato venerdì 24 settembre lo sciopero del settore aereo.
L’azienda, dal canto suo, “ha preso atto che le proposte pervenute non sono, purtroppo, accettabili e non costituiscono nemmeno una base di trattativa compatibile con la complessità e le tempistiche della sfida che la società deve affrontare in vista dell’avvio delle operazioni il 15 ottobre”.
Le proposte pervenute, secondo Ita, “tra l’altro solo l’ultimo giorno, sono inoltre strutturate su un arco temporale non conciliabile con il Piano 2021-2025 di Ita e, soprattutto, orientate ad un recupero di costo non coerente con la oggettiva realtà dei fatti”.
Preso atto dell’impossibilità di trovare un accordo dopo una lunga trattiva, la società ha consegnato alle rappresentanze dei lavoratori un proprio regolamento aziendale “che, pur dovendo tenere conto dei vincoli di legge, ripropone le condizioni inizialmente avanzate ai sindacati e via via aggiornate, nel corso del confronto, sulla base delle richieste che è stato possibile accogliere.
I trattamenti inclusi nel regolamento sono rispettosi dei minimi previsti dal Ccnl di settore che Ita si è resa sin da subito disponibile ad applicare a condizioni sostenibili, ovvero che rappresentasse le aziende del settore e mantenesse l’unitarietà delle sigle sindacali”, assicura l’azienda.
La società si è detta “consapevole della serietà di tutte le problematiche rappresentate dai sindacati e associazioni professionali, ma è anche impegnata a tutelare il futuro delle 2.800 persone che entreranno a lavorare in Ita e a sostenere il piano di espansione che prevede al 2025 il raddoppio della flotta e l’assunzione di oltre 5.500 persone nella sola parte Aviation”. (AGI)
Source: agi