Domani mattina l’Antitrust Ue dovrebbe annunciare il via libera, presumibilmente con alcune prescrizioni, alla cessione del primo pacchetto di quote di Ita Airways a Lufthansa. Un giorno prima della scadenza della deadline per la decisione fissata per il 4 luglio. Dopo sei mesi di trattative tra il Mef, che detiene il 100% della ex Alitalia, le due compagnie aeree e l’autorità per la concorrenza europea, guidata da Margrethe Vestager, da un paio di settimane viene riferito da più fonti che sarebbe stato trovato un punto incontro nella cessione di una ventina di slot nello scalo di Linate e nell’apposizione di alcuni vincoli sulle rotte da Fiumicino verso il Nord America.
Subito dopo l’annuncio di Bruxelles il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il presidente di Ita Airways Antonino Turicchi e il Ceo di Lufthansa Carsten Spohr terranno una conferenza stampa nella sede del Mef. Poi serviranno un paio di mesi per definire ulteriormente i dettagli.
Sono passati 14 mesi da quando il Mef e Lufthansa, terza compagnia più grande al livello globale, hanno trovato un’intesa per la cessione del 41% di Ita al prezzo di 325 milioni. Un accordo come primo passo per la cessione definitiva del vettore nel portafogli del gruppo tedesco, che già contiene Austrian, Brussels, Swiss ed Eurowings. A quasi tre anni dalla creazione di Ita dalle ceneri di Alitalia – la compagnia di bandiera che per decenni ha fatto volare gli italiani e accumulato debiti macroscopici, ricevendo circa 10 miliardi di euro di prestiti statali tra la metà degli anni Settanta e il 2019, – il vettore italiano trova così il suo partner industriale forte. Si tratta di un matrimonio già cercato in precedenza, l’ultima volta nel 2019, dopo che all’inizio degli anni Duemila era stata tentata la strada dell’intesa con l’altro colosso europeo dell’aviazione Air France.
Le due compagnie hanno notificato l’operazione di vendita a Bruxelles il 30 novembre del 2023. Negli ultimi sei mesi però la Commissione Ue ha sollevato diversi rilievi sull’operazione in materia di concorrenza, soprattutto su quelli in partenza da Milano Linate e Fiumicino. Perché, con l’acquisto di Ita, Lufthansa aumenterà la concentrazione di rotte nel suo portafogli. Il confronto, stando a quanto trapelato in questi mesi, non è stato privo di asperità.
Ad Ita inizialmente potrebbe essere precluso l’ingresso nella joint venture che lega il vettore tedesco con United ed Air Canada per il Nord America. Mentre sul mercato europeo, Ita/Lufthansa potrebbero cedere fino ad una ventina di slot a Linate per favorire la concorrenza. Diversi vettori low cost, da EasyJet a Ryanair e WizzAir potrebbero essere interessati ad acquisire gli slot lasciati liberi dalle due compagnie negli scali italiani.
Con l’acquisto della compagnia con gli aerei dalla livrea azzurra Lufthansa punta a guadagnare spazio in quello che considera il mercato più importante al di fuori dei voli domestici e degli Stati Uniti, per via dei forti flussi turistici verso l’Italia. Ita da parte sua ha bisogno di un partner industriale forte per proseguire nel suo percorso di crescita, con il governo che ha caldeggiato l’operazione. La compagnia italiana potrebbe diventare un vettore
Il mercato interno italiano dell’aviazione commerciale è in espansione, da alcuni anni vede Ryanair in testa per numero di passeggeri. Lo scorso anno è stato registrato un nuovo record per gli aeroporti italiani che nel 2023 hanno toccato per la prima volta quota 197,2 milioni di passeggeri, superando del 2,1% il 2019, anno del precedente primato, ancora non influenzato dalla successiva crisi pandemica. (AGI)