Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano, l’anti-arabo Itamar Ben Gvir, è entrato giovedì nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme, sede della Moschea di Al Aqsa (il terzo sito più sacro dell’Islam), in un atto che la popolazione palestinese considera una provocazione. “Questa mattina sono salito sul sito”, ha scritto l’ultra-ministro su X, “per pregare per la pace dei nostri soldati, per il pronto ritorno di tutti i rapiti e per una vittoria completa con l’aiuto di Dio”, e ha accompagnato il suo messaggio con una foto che lo ritrae mentre cammina, sorvegliato da poliziotti, attraverso il luogo sacro.
Insieme a lui, sono entrati nella Spianata delle Moschee una ventina di israeliani, la maggior parte dei quali membri delle forze di sicurezza e di intelligence, ma anche alcuni radicali, secondo fonti del Waqf, la fondazione religiosa dipendente dalla Giordania che amministra il sito.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dovuto dissociarsi dalle azioni di Ben Gvir con una dichiarazione molto concisa: “Lo ‘status quo’ sul Monte del Tempio non è cambiato”. Gli ebrei chiamano la Spianata il Monte del Tempio perché la considerano il sito del Secondo Tempio, il luogo più sacro della loro religione. Secondo lo status quo dal 1967 (quando Israele occupò Gerusalemme Est), il complesso è riservato esclusivamente al culto musulmano, mentre gli ebrei possono entrare solo come visitatori e non per pregare, come Ben Gvir, accompagnato da estremisti ebrei, fa sempre più spesso dall’inizio della guerra.
Il ministro della Sicurezza Nazionale, tuttavia, ha dichiarato in più occasioni che intende, come autorità politica, consentire la preghiera ebraica sulla Spianata, entrando in diretto confronto con il primo ministro.Il Gran Rabbinato di Israele proibisce agli ebrei di pregare lì, e stabilisce che le loro preghiere siano eseguite solo nell’adiacente Muro Occidentale.
L’ingresso del ministro dei coloni nella Spianata, oggi, avviene mentre il suo Paese è impegnato nei negoziati con l’organizzazione islamista Hamas per concordare un cessate il fuoco e lo scambio di ostaggi a Gaza. L’ultima incursione di Ben Gvir alla Spianata risale ad agosto, quando i due Paesi erano impegnati in un ciclo di negoziati sulla Striscia. In quell’occasione, il ministro era accompagnato da più di 1.000 coloni israeliani, secondo i dati del Waqf. Inoltre, il ministro della Sicurezza nazionale è entrato nel complesso all’inizio della festività ebraica di Hanukkah, che commemora la restaurazione del Secondo Tempio di Gerusalemme ed è celebrata sia da religiosi che laici. (AGI)
ANT