Gli Stati Uniti, la Francia, il Regno Unito e la Germania hanno condannato l’accelerazione della produzione di uranio altamente arricchito da parte della Repubblica islamica dell’Iran, rivelata in un rapporto pubblicato martedì dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA).
“Condanniamo questa misura che aggrava ulteriormente la continua escalation del programma nucleare iraniano”, hanno affermato in una dichiarazione comune, sostenendo che “la produzione da parte dell’Iran di uranio altamente arricchito non ha alcuna giustificazione civile credibile”.
Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite, l’Iran “ha aumentato la produzione di uranio altamente arricchito nelle ultime settimane, mentre aveva rallentato il ritmo dalla metà del 2023”.
“Questi fatti costituiscono un passo nella direzione sbagliata da parte dell’Iran, con la conseguente triplicazione della sua produzione mensile di uranio arricchito al 60%”, denunciano nel loro comunicato Washington, Parigi, Berlino e Londra, che si preoccupano dei “rischi significativi di proliferazione”.
“Queste decisioni dimostrano la mancanza di volontà dell’Iran di impegnarsi in una de-escalation in buona fede e traducono un comportamento irresponsabile in un contesto regionale di tensione”, aggiungono, invitando Teheran a “cooperare pienamente con l’AIEA”.
L’Iran ha affermato mercoledì che non c’era “nulla di nuovo” nel rapporto dell’AIEA. “Producevamo lo stesso tasso di arricchimento al 60%. Non abbiamo cambiato nulla e non abbiamo sviluppato nuove capacità”, ha affermato il capo dell’Organizzazione iraniana dell’energia atomica (OIEA), Mohammad Eslami, citato dall’agenzia ufficiale Irna.(AGI)
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