Il capo della polizia di una città nella provincia di Gilan, Iran Del Nord, è stato licenziato dopo la morte di un uomo in custodia, probabilmente per le torture subite.
Mohammad Mir Moussavi, 36 anni, era stato arrestato il 22 luglio per una rissa a Lahijan, ha spiegato la polizia in un comunicato pubblicato dall’agenzia ufficiale Irna. “Il capo della polizia della città di Lahijan è stato licenziato a causa della mancanza di monitoraggio del comportamento dei suoi agenti”, ha affermato in un comunicato la polizia nazionale.
“A causa della complessità del caso, la conclusione definitiva sulla causa della morte di Mir Moussavi dipende dal rapporto finale del medico legale”, ha sottolineato la polizia.
Secondo il comunicato, il comandante del commissariato e diversi agenti coinvolti nell’incidente sono stati sospesi. Giovedì, secondo i media locali, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha ordinato un’indagine sul caso.
Il gruppo curdo per i diritti umani Hengaw con sede in Norvegia ha denunciato che Mohammad Mir Mousavi “è stato ucciso sotto tortura nel centro di detenzione” della polizia.
Nel settembre 2022, un vasto movimento di protesta si è scatenato in tutto il Paese dopo la morte in detenzione di Mahsa Amini, 22 anni, arrestata dalla polizia morale che l’accusava di non indossare correttamente il velo. (AGI)