AGI – Un po’ meno che negli anni passati. Ma sempre tanti. Troppi. Sono 2,6 milioni in Italia i veicoli che circolano senza assicurazione, il 5,9% del totale (45,1 milioni): erano 2,7 milioni nel 2018, 2,8 milioni nel 2017, 2,9 milioni nel 2016, 3,4 milioni nel 2015 e 3,9 milioni nel 2014.
La stima, aggiornata al 31 dicembre 2019, è dell’Ania, l’Associazione italiana fra le imprese assicuratrici, che nel suo ultimo Rapporto ha elaborato i dati forniti dalla Motorizzazione civile che a sua volta detiene i dati del Pra (Pubblico registro automobilistico). Dati che, va ricordato, si riferiscono a tutto il parco circolante su strada suddiviso per le categorie degli autoveicoli (4 ruote) e motoveicoli (2 ruote).
Significative – e sostanzialmente stabili nel tempo – le differenze a livello territoriale: i veicoli circolanti senza copertura assicurativa sono il 3,8% al nord, il 6% al centro e il 9,4% (molto al di sopra della media nazionale) al sud.
Se si va ancora più nel dettaglio, si rileva che mentre al nord quasi tutte le regioni e i relativi capoluoghi mostrano un’incidenza di veicoli non assicurati simile o molto al di sotto della media nazionale (con un picco del 6,2% a Milano), al centro sono soprattutto il Lazio e la città di Roma che presentano un’incidenza pari al doppio (rispettivamente 8,5% e 9,4%) di quella delle altre regioni della stessa area del Paese.
E’ di ieri sera la notizia di un anziano in bici investito e ucciso nella zona di Cassino (Frosinone) da un automobilista che si è dato alla fuga perché senza assicurazione.
Al sud, invece, si passa da valori poco superiori alla media nazionale di regioni come il Molise (6%), la Basilicata (6,3%) e la Sardegna (6,5%), fino ad arrivare alla Calabria e, soprattutto, alla Campania dove l’incidenza di veicoli non assicurati è pari rispettivamente a quasi il doppio (10,3%) e a più del doppio (12,4%) di quella media: se a Reggio Calabria un veicolo su otto (il 12,8%) viaggia senza assicurazione, a Napoli la percentuale sale a uno su sei (16,1%).
In ogni caso, sottolinea Ania, “stimare l’entità dell’evasione assicurativa non è compito facile dal momento che per far emergere la dimensione reale del fenomeno occorrerebbe, da un lato, un controllo serrato e continuo da parte delle forze dell’ordine (pressoché irrealizzabile) e, dall’altro, un archivio informatico centralizzato che raccolga tutte le sanzioni per guida senza assicurazione effettuate dalla Polizia stradale, dalla Polizia municipale e dai Carabinieri (al momento non esistente)”.
Vedi: Incidenti stradali, sono 2,6 mln i veicoli senza assicurazione in Italia
Fonte: cronaca agi