La campagna antincendio 2024 potrà contare su 532 nuovi volontari addetti allo spegnimento di focolai e su altri 177 formati sulla promozione della cittadinanza attiva e la riduzione dei rischi. Tutti loro hanno preso parte ai corsi del dipartimento della Protezione civile regionale, organizzati durante il 2023 per potenziare le squadre specializzate a supporto del Corpo forestale della Regione Siciliana e del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha partecipato questa mattina alla cerimonia di consegna degli attestati che si è svolta nell’auditorium “Antonio Scelfo” dell’Università Kore di Enna. Presenti anche per la Regione siciliana l’assessore al Territorio e ambiente Elena Pagana, il dirigente generale della Protezione civile regionale Salvatore Cocina e il comandante del Corpo forestale Giuseppe Battaglia. In sala un pubblico di oltre mille persone, tra cui molti primi cittadini siciliani e tanti volontari della Protezione civile già in servizio.
A rafforzare la campagna antincendio di quest’anno anche 31 nuovi mezzi pick up, di cui 13 dotati di idrovore, acquistati dalla Protezione civile regionale. Andranno a sommarsi agli altri 47 disponibili, che saranno assegnati alle associazioni di volontariato specializzate per il contrasto degli incendi, e ai 78 che si trovano a Catania di prossima assegnazione, mentre sono 212 quelli già distribuiti alle organizzazioni di volontariato ed equipaggiati per l’antincendio.
“Il lavoro di squadra e la tempestività degli interventi – ha detto il governatore – sono le uniche armi vincenti in tema di prevenzione e contrasto del rischio incendi. Quest’anno la campagna antincendio partirà anche in anticipo rispetto agli anni precedenti. Un impegno che avevamo preso e che abbiamo mantenuto. Metteremo in campo ogni strategia possibile per preservare il nostro territorio e tutelare la popolazione”. “Il grande lavoro che svolge ogni anno il Corpo forestale della Regione siciliana – aggiunge l’assessore Pagana – non può che trarre enormi benefici da un sistema di Protezione civile sempre più attento ed efficace. Nel caso dell’anticendio boschivo gli addetti alle operazioni di spegnimento potranno contare sull’apporto del volontariato, sempre più formato e specializzato. Apprezziamo lo spirito di solidarietà che ha mosso queste persone a studiare per diventare custodi dei nostri territori”.
I corsi, 19 per “Addetti al minuto spegnimento di focolari da vegetazione e avvistamento incendi” e 6 sui “Rischi di protezione civile”, sono stati finanziati con fondi regionali ed europei e sono stati i primi organizzati dopo che, lo scorso maggio, il governo Schifani ha approvato una delibera di giunta con i nuovi standard operativi e formativi regionali, basati sull’esperienza maturata sul campo dalla Protezione civile. “L’obiettivo principale di questa formazione – dice Cocina – è stato quello di fornire ai volontari gli strumenti necessari per gestire il fuoco e spegnere focolai di vegetazione in modo adeguato, minimizzando i rischi per la loro sicurezza e per quella degli altri. Quella di oggi è una giornata importante perché la forza del volontariato antincendio ha ora pari dignità e ordine di grandezza di Forestale e Vigili del fuoco”. (AGI)
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