Di Antonino Gulisano
Oggi 6 Gennaio 2021 la Georgia, stato degli USA, si sta avviando a fare la “doppietta democratica” nelle elezioni per il Senato degli USA con la contemporanea vittoria dei due conditati del Partito Democratico, Raphael Warnock e Jon Ossof, il quale diventerà il più giovane senatore dai tempi di Biden, circa 50 anni fa.
Nelle presidenziali del 3 Novembre gli americani non hanno votano solo per eleggere il presidente, hanno votano per rischiarare l’alba e difendere la democrazia dalle tenebre. Con Biden e con l’elezione di due Senatori democratici in Georgia al Senato degli Usa sarà di nuovo mattina, pallida e fredda quanto si vuole, ma di nuovo mattina. È un nuovo giorno. Con Trump in uscita dalla Casa Bianca, non sarà più notte. Good morning America.
Con la vittoria di Warnock e Ossoff l’equilibrio del Senato sarebbe di 50-50, ma la vice presidente Kamala Harris, che presiede la camera alta, avrebbe il ruolo cruciale di ago della bilancia nella conferma delle nomine presidenziali e nei passaggi legislativi più difficili. Ad annunciarlo è la Cnn, le cui proiezioni vedono il vantaggio di Warnock salire al 50,5%.
“Mi congratulo con il reverendo Warnock per la sua straordinaria vittoria di ieri sera e spero che quando il conteggio sarà completo, possa uscirne vittorioso anche Jon Ossoff. Mi congratulo anche con il popolo della Georgia per l’affluenza ancora una volta da record, proprio come a novembre, per eleggere due nuovi senatori, invitando all’azione e chiedendo ai nostri leader eletti di porre fine a questo stallo e farci progredire come nazione”, si legge in una dichiarazione del presidente eletto Joe Biden sull’esito del voto in Georgia.
Il primo network a proiettare vincitore Warnock paradossalmente è stato Newsmax, la tv via cavo conservatrici promosse da Donald Trump contro Fox News. Poi è stato lo stesso reverendo a tenere una sorta di discorso della vittoria: “Georgia, sono onorato dalla fiducia che hai dimostrato in me, andrò al Senato a lavorare per tutti i georgiani”, ha detto il predicatore, che ad Atlanta ha ereditato il pulpito di Marther Luther King. Warnock ha voluto ricordare che sua madre, cresciuta raccogliendo tabacco e cotone durante l’estate, è stata in grado di votare per lui: “Le mani di 82 anni che ha usato per raccogliere cotone per altri sono andate al seggio e hanno scelto il figlio più giovane per essere senatore degli Stati Uniti”, ha detto il reverendo, ultimo di 12 figli. La sua rivale non ha ancora riconosciuto la sconfitta.
Si completa così la defenestrazione di Trump, il gran ciambellano dell’American carnage, della carneficina americana, un ciarlatano in capo, bugiardo e rancoroso, infantile e narciso, corrotto e impresentabile, un marchio screditato e indebitato che è quanto di più lontano possa esistere dall’epica radiosa del “sogno americano”. La grande impostura della sua presidenza è stata svelata, il mito dell’imprenditore di successo è svanito, l’arte di saper concludere affari è fallita in centinaia di milioni di dollari di debiti, le capacità di leadership sono state ridicolizzate dagli eventi, il virus ha ucciso duecento quindicimila persone e ha spaventato la sua più solida base elettorale, quella degli anziani bianchi, mentre i suoi collaboratori e i suoi parenti sono finiti a scrivere libri-denuncia per liberarsi dalla vergogna di aver avuto a che fare con lui.
La nuova alba per la Democrazia americana sta per sorgere.