Con un risultato che ha superato anche i sondaggi più favorevoli al premier uscente Antonio Costa, i socialisti hanno ottenuto 117 seggi sui 230 totali del parlamento, uno in più del necessario per poter formare un governo di maggioranza
di Antonino Gulisano
Elezioni Portogallo, trionfo per il premier uscente Antonio Costa: maggioranza assoluta. Finita l’alleanza con l’estrema sinistra.
“Questa è una vittoria di umiltà, di fiducia e di stabilità”, è stato il primo commento del primo ministro, in carica dal 2015. “Dopo 6 anni come primo ministro, dopo gli ultimi 2 anni in una lotta senza precedenti contro una pandemia, è con grande entusiasmo che mi assumo questa responsabilità”. Per Costa il risultato del voto “è un segno che i portoghesi vogliono che il Partito socialista (Ps) governi e vogliono tranquillità nelle loro vite”. Il partito del premier ha visto aumentare i propri consensi rispetto alle elezioni del 2019, passando dal 36 al 42%.
Il Partito Socialista portoghese, di sinistra e guidato dal primo ministro uscente Antonio Costa, ha vinto le elezioni di domenica scorsa per rinnovare il parlamento unicamerale del paese, ottenendo un’inaspettata maggioranza assoluta dei seggi. Con un risultato che ha superato anche i sondaggi più favorevoli a Costa, i Socialisti hanno ottenuto 117 seggi sui 230 totali del parlamento, uno in più del necessario per poter formare un governo di maggioranza.
Il secondo partito più votato è stato il Partito Social Democratico (PSD), la principale forza politica di centrodestra, che ha ottenuto 71 seggi; il terzo il partito di estrema destra Chega, che è passato dall’avere un seggio in parlamento all’averne 12. Chega è anche l’unica forza politica con cui Costa ha escluso qualsiasi collaborazione. I Socialisti controllavano 108 seggi su 230, nove in meno di quanti ne controllano ora.
La crisi era stata provocata dal mancato accordo sulla legge di bilancio per il 2022: le forze di sinistra, che avevano votato contro la legge di bilancio proposta da Costa, ne chiedevano una più ambiziosa, che prevedesse un aumento dei salari minimi, delle pensioni e degli stipendi dei lavoratori, e maggiori finanziamenti per il servizio sanitario nazionale. Il fatto che i Socialisti abbiano ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi è particolarmente importante perché i motivi che avevano provocato la crisi non erano stati superati, e non ci si aspettava grande collaborazione tra Costa e i due partiti di sinistra che lo avevano sostenuto nel precedente governo.
Alla vigilia del voto i sondaggi mostravano una corsa incerta: invece Antonio Costa è riuscito a vincere la corsa con una ampia maggioranza, staccando di quasi 14 punti percentuali i principali oppositori del partito conservatore. Tra i vincitori del voto si registra anche il partito di estrema destra Chega, capace di raccogliere oltre il 7% dei consensi. Adesso il premier avrà mano libera nella gestione dei 45 miliardi di euro che il Recovery Fund europeo garantirà nei prossimi anni al Portogallo.
Oltre ai temi che avevano già diviso la sinistra, il nuovo governo dovrà affrontare altre questioni, come la riduzione delle tasse e la gestione delle conseguenze economiche della pandemia. Sarà particolarmente importante la gestione dei 16,6 miliardi di euro del cosiddetto “recovery fund”, cioè i fondi stanziati dall’Unione Europea per contrastare la crisi economica causata dalla pandemia.
(Nella foto: Il premier portoghese Antonio Costa dopo il trionfo elettorale. Foto Ansa)