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In difesa dei raccolti uno sciame di vespe "samurai" anti-cimici

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AGI – Per salvare i raccolti nelle campagne e spezzare l’assedio dei centri abitati, sono state liberate le prime vespe ‘samurai’ allevate in laboratorio per combattere la cimice asiatica, l’insetto killer alieno che costringe i cittadini in molti territori, a barricarsi in casa con porte e finestre chiuse ed ha provocato la strage nei campi con 740 milioni di danni a pere, mele, pesche e nettarine, kiwi, ciliegi e piccoli frutti, albicocche, susine, nocciole, olive, soia, mais e ortaggi.

Lo rende noto la Coldiretti nell’annunciare che è partita in diverse regioni la lotta biologica con il rilascio dei primi esemplari. Una iniziativa resa possibile, sottolinea la Coldiretti, dalla firma del Decreto Ministero dell’Ambiente che autorizza le Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto, Provincia autonoma di Bolzano e Provincia autonoma di Trento, all’immissione in natura della specie Trissolcus japonicus (Vespa Samurai) quale agente di controllo biologico del fitofago Halyomorpha halys (Cimice Asiatica).

Il provvedimento ottenuto grazie alla mobilitazione della Coldiretti con l’obiettivo di fermare l’invasione della cimice asiatica che ha già iniziato ad attaccare i frutteti in un anno particolarmente difficile con l’addio ad un frutto su tre per il moltiplicarsi nel 2020 di eventi estremi, dal gelo alla siccità fino alla grandine.

Il progetto di lotta biologica appena iniziato, precisa la Coldiretti, si realizza a livello nazionale con ben 712 punti di diffusione nelle campagne di centinaia di migliaia di esemplari di vespa samurai, un minuscolo insetto di circa un millimetro che proviene da oriente come la cimice asiatica, non punge ed è assolutamente innocua per l’uomo e gli animali, comprese le api.

All’interno di piccoli tubi le piccole vespe, spiega la Coldiretti, sono piazzate sugli alberi da frutto o nei pressi di campi dove sono state individuate le uova di cimice asiatica da aggredire.

La “cimice marmorata asiatica” è un insetto alieno arrivato dalla Cina ed è particolarmente pericolosa perchè in Italia non ci sono nemici naturali e perchè, sottolinea la Coldiretti, è particolarmente prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all’anno con 300-400 esemplari alla volta.

Le punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili e compromettendo seriamente parte del raccolto, con danni che hanno interessato ben 48mila aziende agricole lo scorso anno. La lotta alla cimice asiatica è particolarmente difficile perché è in grado di nutrirsi su oltre 300 specie diverse di vegetali, si muove molto per invadere sempre nuovi territori da saccheggiare ed è resistente anche ai trattamenti fitosanitari.

“Il via libera alla vespa samurai, l’insetto antagonista, apre dunque nuove prospettive anche se ci vorrà tempo prima di avere risultati” ha concluso il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “per questo motivo che alla lotta biologica con la vespa samurai si deve affiancare il sostegno delle Istituzioni alle imprese, per indennizzare i danni della cimice nel periodo transitorio”. 

Vedi: In difesa dei raccolti uno sciame di vespe "samurai" anti-cimici
Fonte: cronaca agi


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