In occasione della Rome Future Week, il primo evento diffuso dedicato al futuro e all’innovazione, in programma nella Capitale fino al 17 settembre, Sace apre le porte della sua sede romana alla filiera del Venture Investing, ospitando il Rome Venture Forum, organizzato in collaborazione con Roma Startup, l’associazione dell’ecosistema di innovazione della Capitale.
Il convegno, che si svolgerà il 14 settembre alle 15:30 presso la sede Sace a Piazza Poli 42, sarà il primo momento di incontro degli attori del Venture Investing basati a Roma, con l’obiettivo di rappresentare e accogliere la filiera territoriale specializzata nel capitale di rischio, che include venture accelerator, business angel, holding specializzate, fondi seed e venture capital, operatori di corporate venture capital e sottoscrittori istituzionali. L’appuntamento – spiega ubn comunicato – partendo dall’esame dello scenario attuale delle principali tendenze imprenditoriali e della finanza specialistica, sarà l’occasione per analizzare, in un dialogo tra stakeholder e Istituzioni, come gli investimenti in startup concentrati sul territorio possano influenzare positivamente industria, economia e società, guardando al ruolo che oggi, e in prospettiva, può giocare Roma sia rispetto all’Italia, che al Mediterraneo.
“Siamo molto orgogliosi di essere partner di questo evento, che rafforza il nostro impegno al fianco delle startup, una comunità che sta scrivendo il futuro del Made in Italy e del nostro Paese, nell’ambito di un dialogo avviato al SIOS 2023 e in linea con gli obiettivi della mission e del nostro Piano Industriale INSIEME 2025”, ha dichiarato Francesco Salzano Head of Product Design & Innovation Lab di Sace. “Il mondo delle startup coinvolge una platea di oltre 15.000 imprese, che, come Sace, vogliamo accompagnare nella crescita in Italia e nel mondo”. “Il nostro obiettivo è quello di far emergere le azioni per chiudere il cerchio per trasformare l’Italia in un luogo efficace come economia dell’innovazione, come le altre Nazioni del G20 e soprattutto del G7. Queste azioni richiedono che si divenga un ecosistema startup e del venture capital di classe internazionale, concetto che si basa su una stretta sinergia tra talento, ricerca, cultura ed accesso al mercato del capitale di rischio”, dichiara Gianmarco Carnovale, Presidente di Roma Startup. “E’ dunque interesse strategico nazionale che il territorio di Roma, che già ospita uno dei maggiori talent pool del mondo con il più grande bacino universitario europeo e che genera un flusso di nuove imprese tecnologiche e di ricerca che oggi emigrano alla ricerca di capitali, faciliti la crescita di un comparto di investimento in loco specializzato nel Seed e nel Venture Capital. Dobbiamo diventare attrattori anziché esportatori di talenti, e farlo valorizzando la ricchezza finanziaria presente e latente”.(AGI)
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