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Immigrati bulgari in rivolta nel focolaio Covid di Mondragone, arriva l'Esercito

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AGI – Si aggrava l’emergenza Covid-19 a Mondragone, comune del litorale casertano: il numero dei contagiati è arrivato a 49 e le tensioni con gli immigrati bulgari residenti residenti nei Palazzi ex Cirio in cui si concentra il focolaio hanno spinto il governatore, Vincenzo De Luca, a chiedere l’intervento dell’Esercito con un centinaio di militari. “Ho avuto un colloquio con il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in relazione alla zona rossa istituita negli ex palazzi Cirio di Mondragone”, ha spiegato in una nota il presidente della Regione Campania, Vincenzo de Luca, “ho chiesto l’invio urgente di un centinaio di uomini delle forze dell’ordine per garantire il controllo rigoroso del territorio. Il ministro ha annunciato l’arrivo di un contingente dell’Esercito”. La decisione arriva dopo che una cinquantina di bulgari, da lunedì ristretti in isolamento domiciliare per un focolaio di Covid-19, avevano sfidato il ‘lockdown’ uscendo dalle rispettive abitazioni e compiendo un giro dimostrativo intorno all’isolato per poi rientrare e intrattenersi nei viali del complesso residenziale. Sul posto sono intervenute decine di volanti dei carabinieri e della polizia. Solo dopo una concitata trattativa i carabinieri hanno convinto gli immigrati a rientrare negli appartamenti.

“Inaccettabile insubordinazione”

Il sindaco Virgilio Pacifico ha denunciato l’accaduto come “un inaccettabile atto di insubordinazione, una palese violazione dell’ordinanza che ha creato panico e paura nella cittadinanza che ha dovuto assistere all’impotenza delle poche forze dell’ordine presenti”.

“Come sempre abbiamo reagito in tempi immediati non appena abbiamo avuto notizia del contagio di una donna di nazionalità bulgara”, aveva detto in precedenza De Luca. “Abbiamo messo in quarantena le palazzine – aveva aggiunto – abbiamo mobilitato le forze dell’ordine perché ci fosse un controllo rigoroso sulle persone messe in quarantena, stiamo facendo un lavoro rigoroso e impegnativo per isolare i contagi che sono arrivati dalla Bulgaria o da altre parti del mondo”. “Nelle prossime settimane faremo anche un lavoro a tappeto sugli stagionali che vanno a lavorare nelle campagne, soprattutto nei due mesi di luglio e agosto. Mi pare che stiamo reggendo bene e dando tranquillità”, aveva concluso. 

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Fonte: cronaca agi


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