18Il vuoto del Boötes è un “buco” cosmico inspiegabile, la cui comprensione potrebbe farci riscrivere ciò che crediamo di sapere sull’universo.
Se pensate che lo spazio sia un tappeto uniforme di stelle e galassie, preparatevi a rimanere sbalorditi. Il Vuoto di Boötes è un’area dello spazio che sembra aver dimenticato di seguire le regole.
Scoperto quasi per caso 40 anni fa, questo vuoto è così grande da rappresentare il 2% del diametro dell’intero universo osservabile, eppure è… aiutatemi a dire… Vuoto. Cerchiamo di capire meglio.
Un enigma cosmico
C’è una regione dello spazio che sfida le leggi della probabilità: ha un diametro compreso tra 250 e 330 milioni di anni luce, è così grande da contenere oltre 2000 galassie, ma ce ne sono circa 60. Circa una galassia ogni 10 milioni di anni luce. È come se l’universo avesse dimenticato di riempire questo spazio.
Prima di immergerci nel mistero del Vuoto di Boötes, è utile fare una distinzione. Anche Barnard 68, una nebulosa oscura situata a soli 400 anni luce da noi, è stata spesso confusa come un “vuoto” nello spazio. Tuttavia, come ha spiegato l’Osservatorio Europeo Australe (ESO), questa nebulosa è in realtà piena di stelle, nascoste dalla polvere cosmica. Quindi, non lasciatevi ingannare dalle apparenze. Il Grande Vuoto, al momento, è uno solo: diffidate dalle imitazioni.
La scoperta del “Grande Vuoto”
Nel 1981, gli astronomi pubblicarono un paper dal titolo provocatorio: “Un milione di megaparsec cubici vuoti in Boötes?”. La scoperta fu fatta dall’astronomo Robert Kirshner insieme ai suoi colleghi Augustus Oemler, Paul Schechter e Stephen Shectman durante un’indagine sul redshift delle galassie*.
Di Gianluca Rizzo – fonte: https://www.futuroprossimo.it/