Roma, 14 luglio 2017 – La voce di Confedercontribuenti in rappresentanza delle migliaia di imprese a credito nei confronti dello Stato e della P.A. trova amplificazione anche al Senato. Dopo la decisione di rilevanza nazionale, della Commissione tributaria provinciale di Catania, presieduta dal dott. Lucifora, in cui si è decisa la sospensione del diniego di Riscossione Sicilia e di Equitalia a rottamare i ruoli con i crediti certificati al MEF, al Senato grazie al Sen. Lumia è stata presentata ieri una interrogazione vista la rilevante importanza.
Nell’interpellanza si legge: “Confedercontribuenti ha più volte denunciato che le Imprese associate vantano ingenti crediti, inseriti e certificati nella piattaforma e con atto d’interpello del 6 aprile 2017 ha rivolto la richiesta di chiarimenti circa l’iter procedurale. Il quesito è stato sottoposto al Ministero dell’Economia, che ha suggerito di presentarlo all’Agenzia delle Entrate, che a sua volta ha indirizzato all’agente di riscossione, che a sua volta è in attesa di chiarimenti dall’Agenzia delle entrate o dal Ministero, lasciando di fatto il quesito senza alcun riscontro”.
Il tema del ritardo nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni alle imprese fornitrici di beni e servizi ha assunto un ruolo cruciale è noto come i ritardati pagamenti delle pubbliche amministrazioni determinino rilevanti effetti negativi sull’equilibrio finanziario delle imprese e sul grado di concorrenza nel mercato, in un momento di crisi che rende difficile l’accesso al credito bancario da parte delle piccole e medie imprese, che peraltro risentono in maniera grave della mancanza di liquidità.
“Siamo amareggiati dal silenzio e l’incertezza degli organi competenti e ringraziamo per essersi fatto portavoce delle imprese italiane il sen. Lumia rappresentando la crescente preoccupazione delle aziende, che rappresentano il volano della nostra economia presentando al Ministro in indirizzo la richiesta di intervenire con iniziative che possano sopperire lacune legislative con interventi regolamentari e normativi vista l’enormità dei crediti certificati e vantati dalle aziende nei confronti della pubblica amministrazione e pertanto procedere con la compensazione e la sistemazione della posizione debitoria delle stesse, che molto spesso sarebbe causata proprio dall’inadempienza dello stesso Stato” – interviene Carmelo Finocchiaro presidente nazionale di Confedercontribuenti.