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Il secondo giuramento di Mattarella

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AGI – Le campane di Montecitorio hanno suonato a distesa mentre Sergio Mattarella lasciava il palazzo del Quirinale per recarsi a Montecitorio e prestare giuramento da presidente della Repubblica. Mattarella è arrivato accompagnato dal Segretario generale della Camera, Fabrizio Castaldi, e ha viaggiato a bordo di una Maserati di servizio.

L’Aula è gremita a Montecitorio. I banchi del governo sono praticamente al completo, così come l’emiciclo, dove i grandi elettori sono stati distribuiti tra aula e tribune. Nella tribuna presidenziale, oltre ai parenti di Sergio Mattarella, vi sono, tra gli altri, il Nunzio Apostolico e il Capo di Stato Maggiore della Difesa. L’aula è stata addobbata con 21 bandiere tricolore e drappi rossi

Sono però cresciuti i numeri dei positivi al Covid tra i grandi elettori. Dai 13 degli ultimi giorni si è passato ai 26 odierni che non potranno partecipare alla cerimonia. Tra questi anche il leader della Lega, Matteo Salvini. Per poter accedere all’Aula è infatti necessario sottoporsi a tampone e le operazioni di screening sono iniziate questa mattina presto, nelle postazioni allestite all’esterno di Montecitorio e al Senato. 

Poco dopo le 15.30 Mattarella, accolto con una standing ovation, ha poi giurato come presidente della Repubblica, dando vita al suo secondo mandato.

Ecco le frasi più importanti del suo discorso

  • “Signori Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, Signori parlamentari e delegati regionali, il Parlamento e i rappresentanti delle Regioni hanno fatto la loro scelta. Vi ringrazio per la fiducia che mi avete manifestato chiamandomi per la seconda volta a rappresentare l’unità della Repubblica”.

  • Le “attese” dei cittadini “sarebbero state fortemente compromesse dal prolungarsi di uno stato di profonda incertezza politica e di tensioni, le cui conseguenze avrebbero potuto mettere a rischio anche risorse decisive e le prospettive di rilancio del Paese impegnato a uscire da una condizione di grandi difficoltà. Leggo questa consapevolezza nel voto del Parlamento che ha concluso i giorni travagliati della scorsa settimana”.

  • “Nel momento in cui i Presidenti di Camera e Senato mi hanno comunicato l’esito della votazione, ho parlato delle urgenze – sanitaria, economica e sociale – che ci interpellano. Non possiamo permetterci ritardi, né incertezze”.

  • “La lotta contro il virus non è conclusa, la campagna di vaccinazione ha molto ridotto i rischi ma non ci sono consentite disattenzioni. È di piena evidenza come la ripresa di ogni attività sia legata alla diffusione dei vaccini che aiutano a proteggere noi stessi e gli altri”. “Questo impegno si unisce a quello per la ripresa, per la costruzione del nostro futuro”, ha aggiunto il Capo dello Stato.

  • “L’Italia è un grande Paese. Lo spirito di iniziativa degli italiani, la loro creatività e solidarietà, lo straordinario impegno delle nostre imprese, le scelte delle istituzioni ci hanno consentito di ripartire. Hanno permesso all’economia di raggiungere risultati che adesso ci collocano nel gruppo di testa dell’Unione. Ma questa ripresa, per consolidarsi e non risultare effimera, ha bisogno di progettualita’, di innovazione, di investimenti nel capitale sociale, di un vero e proprio salto di efficienza del sistema-Paese”.

  • “Nuove difficoltà si presentano. Le famiglie e le imprese dovranno fare i conti con gli aumenti del prezzo dell’energia. Preoccupa la scarsitaà e l’aumento del prezzo di alcuni beni di importanza fondamentale per i settori produttivi.

  • “Viviamo in una fase straordinaria in cui l’agenda politica è in gran parte definita dalla strategia condivisa in sede europea. L’Italia è al centro dell’impegno di ripresa dell’Europa. Siamo i maggiori beneficiari del programma Next Generation e dobbiamo rilanciare l’economia all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione, nell’ambito della transizione ecologica e digitale. La stabilità di cui si avverte l’esigenza è, quindi, fatta di dinamismo, di lavoro, di sforzo comune”.

  • “I tempi duri che siamo stati costretti a vivere ci hanno lasciato una lezione: dobbiamo dotarci di strumenti nuovi per prevenire futuri possibili pericoli globali, per gestirne le conseguenze, per mettere in sicurezza i nostri concittadini”

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Source: agi


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