Maggiore rispetto per i lavoratori all’interno delle strutture ristorative e una formazione per i professionisti della gastronomia che si concentri concretamente anche sugli aspetti person-oriented, aiutandoli a gestire le situazioni lavorative più complesse. Sono questi i punti chiave che, in occasione della Festa del Primo Maggio dedicata a tutti i lavoratori, Congusto Gourmet Institute vuole trasmettere a i professionisti del food di oggi e di domani. Il primo Campus enogastronomico di Milano, fondato da Federico Lorefice e diretto dallo chef e consulente aziendale Roberto Carcangiu invita i professionisti della ristorazione a mantenere un approccio etico nel proprio lavoro, in grado di dare l’attenzione necessaria a tutte le risorse che partecipano ogni giorno alle realtà legate all’enogastronomia, vero e proprio tessuto connettivo dell’economia italiana. In concomitanza con la fine dello stato d’emergenza, che si prevede rilancerà il settore ristorativo e dell’accoglienza, è impossibile non ricordare come subito dopo la pandemia che ha decimato le attività legate al food, la ristorazione abbia subito una crisi di sistema dovuta alla volontà di molti giovani di abbandonare o non intraprendere la professione. Oltre all’insicurezza economica che ha pervaso il momento, ad incidere è stata anche la mancanza di un’etica nella professione in grado di rispettare il tempo, la vita privata e la sicurezza economica di tanti lavoratori del settore. E in questi aspetti anche la formazione ricevuta gioca un ruolo fondamentale. “Lo scopo di una formazione concreta ed efficace non può limitarsi ad impartire semplici nozioni sugli aspetti strettamente tecnici della cucina” afferma Federico Lorefice, Founder di Congusto Gourmet Institute “I giovani che si preparano a diventare nuovi chef, pasticceri, manager di sala o ristoratori devono essere pronti a confrontarsi con le situazioni lavorative reali. È necessaria una formazione a tutto tondo in cui la conoscenza completa di ogni aspetto delle professioni ristorative, dal management aziendale alle mansioni di una brigata di cucina, sia strutturata con obiettivi etici oltre che didattici. In questo modo gli allievi saranno in grado di valutare e gestire adeguatamente le circostanze lavorative che incontreranno nel loro percorso.
-riconoscendo il reale valore di titolari, colleghi, squadra di lavoro
-trovando il modo migliore per creare con loro un rapporto di collaborazione
-coltivando il sapere
-approfondendo costantemente durante la propria formazione e nella propria vita professionale futura
-Coltivando il senso critico
L’appello va ad una formazione completa in cui i valori etici siano lo schema guida. A questi si aggiungono la conoscenza dei meccanismi economici nell’apertura di nuove attività e la comprensione profonda delle regole del campo culinario con cui approdare a una reale innovazione. L’obiettivo diventa quello di creare professionisti che siano veri e propri project manager, figure in grado di considerare la propria specializzazione in sinergia con un sistema complesso e dinamico come i reparti e la gerarchia di un’attività ristorativa. Non semplici “operatori” quindi, ma individui in grado di fare la differenza, confrontarsi apertamente con tutti i livelli del team e dare il proprio contributo per la crescita dell’attività. In questo modo i professionisti di domani saranno persone indispensabili, realizzate, inclini a mettersi in gioco per crescere insieme alla propria azienda. Attraverso il senso etico sarà possibile un vero rilancio della ristorazione del futuro.