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Il patriottismo del calcio? È a doppia faccia

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di Gabriele Pinto

I grandi tornei internazionali fanno crescere sentimenti patriottici attorno alle nazionali di calcio. Che però si rivelano spesso effimeri. Dipendono infatti dai risultati della squadra e quando sono negativi aumentano le frizioni all’interno dei paesi.

Uniti solo se si vince

“United by football. United in the hearth of Europe”. È sotto questo slogan che si giocano, in Germania, gli Europei di calcio. Persone di ogni etnia, età, orientamento politico, appassionati e non, si ritrovano nei bar e nelle piazze, con gli occhi puntati sugli schermi, gridando a squarciagola per tifare la propria nazionale. Tutti insieme, united by football, appunto. D’altronde, parafrasando lo scrittore inglese Simon Kuper, è impossibile negare che i tornei di calcio internazionali creino un senso di unità e comunione altrimenti impossibile da concepire nella società moderna; senza dubbio tra le più alte manifestazioni di orgoglio e unità nazionale che un paese può avere in tempi di pace.

Tuttavia, le partite di calcio tra nazionali possono facilmente assumere caratteri tutt’altro che pacifici, e diventare invece la stilizzazione di una guerra (“una guerra senza gli spari”, come la definì George Orwell), tra paesi, ma anche dentro il paese. L’esperienza degli ultimi anni, e non solo, ci racconta come le gioiose feste patriottiche possano presto trasformarsi quando le cose vanno male, come nel caso di una sconfitta. E l’euforia che circonda questi eventi può sfociare rapidamente in episodi di violenza e reazioni xenofobe. Un caso esemplare l’abbiamo visto nella finale degli Europei 2020, quando l’errore ai rigori di tre giocatori neri della nazionale inglese, dopo un glorioso cammino che li aveva portati in finale tra l’entusiasmo di tutto il paese, è diventata la giustificazione per deplorevoli episodi di razzismo che si sono verificati nei giorni successivi alla sconfitta.

Un gioco pericoloso

Numerosi studi in campo sociale, economico e psicologico hanno provato a comprendere quali effetti sulla società può generare la partecipazione ai tornei di calcio internazionali. Se si guarda al rapporto fra diverse nazion(al)i, emerge che le partite di calcio possono essere un fattore che divide e allontana i paesi le cui squadre si incontrano in un torneo, portando a minor scambi commerciali, e addirittura, aumentando le possibilità di eventuali conflitti tra paesi.

Fonte: La Voce