Nell’esecutivo la tesi è che non ci sono spazi per ‘un assalto alla diligenza’, da qui la necessità di preparare i partiti a concordare da qui ai prossimi giorni la linea da portare avanti
(AGI) – Roma, 11 ott. – Mercoledì sera l’incontro con i capigruppo della maggioranza, venerdì con i sindacati. Il governo punta a blindare il percorso della legge di bilancio che approderà lunedì sul tavolo del Consiglio dei ministri. Il 16 ottobre verrà discusso anche il documento programmatico di bilancio – che deve essere inviato alla valutazione della Ue – e il decreto fiscale, che viaggia di pari passo con la manovra.
Nell’esecutivo la tesi è che non ci sono spazi per un assalto alla diligenza, da qui la necessità di preparare i partiti a concordare da qui ai prossimi giorni la linea da portare avanti. Ogni mossa, insomma, dovrà essere coordinata. Una delle ipotesi sul tavolo è quella di aprire a un fondo da approvare dopo il varo della manovra con una legge ad hoc. Una sorta di ‘legge Mancia’ per interventi particolari e limitati, da realizzare sul territorio, e venire incontro alle richieste delle realtà amministrative locali. Ma il timore di chi è contrario anche a una prospettiva del genere è che l’esistenza di ‘tesoretto’ possa causare ulteriori divisioni.
Camera e Senato hanno approvato le risoluzioni presentate dalla maggioranza per chiedere lo scostamento di bilancio tramite cui finanziare le principali misure contenute nella prossima legge di bilancio. A palazzo Madama il voto è arrivato dopo il ricordo della tragedia del Vajont. “Se si fosse votato subito la maggioranza sarebbe andata in difficoltà”, osserva un esponente dell’opposizione. Non si è ripetuto in ogni caso l’incidente parlamentare sul Def accaduto nell’aprile scorso.
Il ministro dell’Economia Giorgetti ha difeso l’operato del governo. “Abbiamo fatto – ha spiegato – una legge di bilancio dove l’unica cosa che abbiamo fatto in extra deficit è esattamente la conferma del taglio del cuneo contributivo”. Il titolare di via xx settembre sara’ questa sera all’incontro organizzato dal presidente del Consiglio e i capigruppo (saranno presenti anche i vicepremier Salvini e Tajani e il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Ciriani).
Giorgetti a chi gli chiedeva dell’invito del Fmi al governo italiano a essere più ambizioso sul debito ha replicato: “Il governo italiano ha fatto le cose in modo responsabile e serio”. E sull’iter della legge di bilancio: “Io non do nessun tipo di indicazione”, si spera che “sia veloce, fruttuosa e che arrivi al risultato per dare un quadro di certezze per tutti”. L’obiettivo resta quello che la maggioranza eviti la presentazione di emendamenti.