AGI – A quattro anni dai primi lavori (maggio 2016) con i sondaggi del terreno, il gasdotto Tap (sigla di Trans Adriatic Pipeline) marcia veloce verso la messa in esercizio. Si avvicinano due date importanti: ad agosto, con l’immissione del gas nella rete italiana che comprende Mar Adriatico, confine Albania, e Salento (con approdo a Melendugno), e ottobre, con la consegna del gas ai clienti che hanno sottoscritto i contratti di fornitura.
Tutto sembrava remare contro verso quest’opera definita strategica, sostenuta dall’Unione Europea, discussa e ratificata in tre Parlamenti nazionali (Grecia, Albania e Italia) e finanziata dalla Banca Europea degli investimenti: le proteste in Puglia, il Comune di Melendugno e la Regione, nettamente contrari per motivi ambientali, l’assedio, sfociato anche in violenze, dei No Tap.
E ancora: i tentativi di spostare il punto di approdo dalla costa di Melendugno all’area industriale di Brindisi, perché meno bella paesaggisticamente, la pioggia di ricorsi tra Tar e Consiglio di Stato, la temuta violazione della direttiva Seveso, la zona rossa disposta dal prefetto di Lecce per blindare l’area lavori, il grande dispiegamento delle forze di polizia. E inoltre: le indagini della magistratura, la guerra degli ulivi, visto che quelli che erano sul tracciato dell’opera, è stato necessario espiantarli temporaneamente.
Non è mancata neppure la tempesta politica. Con l’M5s che avrebbe voluto far “saltare” Tap perché lo aveva promesso nella campagna elettorale del 2018, ma poi, a fronte di un’opera già “incardinata” e approvata da trattati internazionali, i pentastellati hanno dovuto fermarsi. Anche perché il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, hanno spinto per realizzare il gasdotto e Costa ha rilevato che nessuna irregolarità è stata commessa nella procedura di autorizzazione. Uno scenario complicatissimo. Poteva saltare tutto. O slittare a chissà quando.
E invece, dicono ad AGI da Tap Italia, “nei tempi ci siamo stati, nonostante tutto. Avevamo fissato come data conclusiva il quarto trimestre 2020 in modo da cominciare le consegne ad ottobre, e sostanzialmente ci siamo”.
Nemmeno il Covid ha fermato i lavori del gasdotto. Ci sono stati sì rallentamenti, ma non un vero e proprio blocco. Le caratteristiche dell’operaTrans Adriatic Pipeline parte in prossimità di Kipoi, al confine tra Grecia e Turchia, dove si collega al Trans Anatolian Pipeline (Tanap). Prosegue quindi sulla terra ferma attraversando la Grecia Settentrionale nel suo tratto più lungo, muovendo in direzione ovest attraverso l’Albania fino ad approdare sul litorale del Mar Adriatico in Puglia. Il tratto sottomarino inizia in prossimità della città di Fier e in Albania e attraversa l’Adriatico per connettersi alla rete italiana di trasporto del gas in Salento.
Tap si snoda complessivamente lungo 878 chilometri (di cui 550 chilometri in Grecia, 215 in Albania, 105 nell’Adriatico off store e 8 in Italia). Tocca la massima altitudine a 2100 metri tra i rilievi albanesi e la massima profondità a 810 metri sotto il livello del mare. L’investimento fa capo alle società BP, Snam e Socar ciascuna col 20 per cento, a Fluxys col 19, a Enagas col 16 e ad Axpo col 5. Italiani, belgi, spagnoli e svizzeri sono in partita.
Da Tap Italia confermano ad AGI: “Ad agosto ci sarà l’immissione del gas. Si aspettava la fine di tutti i test di controllo e venerdì scorso hanno aperto i rubinetti. Dalla stazione di compressione ubicata sul confine greco-albanese, il gas è arrivato in Albania, alla città di Fier che dista qualche chilometro dal mare. Il gas è per ora ad una pressione bassa, deve entrare nella stazione di Fier per essere compresso e ricevere un’ultima spinta e da qui immettersi lungo la tratta offshore, quella che, attraversando l’Adriatico, giunge sino alla costa salentina”.
Venendo alla parte italiana, da Tap Italia spiegano che il gas “verrà immesso intorno a Ferragosto sino al Prt, a Melendugno. E se questo sarà già pronto, allora il gas entrerà direttamente, altrimenti si tratterà di aspettare qualche settimana, magari si andrà ai primi di settembre, perché poi ad ottobre devono avviarsi le consegne”.
Vedi: Il gasdotto Tap è pronto
Fonte: economia agi