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Il Covid non si ferma: superati i 30 milioni di contagi nel mondo

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AGI –  Più di 30 milioni di casi di coronavirus sono stati registrati ufficialmente nel mondo, secondo il bilancio di Afp. Il totale è arrivato a 30.000.062 casi accertati. I morti finora sono stati 943.086. Usa, India e Brasile assommano più della metà del totale dei casi accertati e oltre il 43% dei morti dall’inizio della pandemia: Gli Usa hanno 6.650.570 casi (197.364 morti), l’India 5.118.253 casi (83.198 morti) e il Brasile 4.419.083 casi (134.106 morti). 

Un milione di casi ogni 4 giorni

Il ritmo della pandemia sembra stabilizzarsi a livello globale, con un ulteriore milione di casi rilevati circa ogni 4 giorni da metà luglio.

Ci sono voluti 94 giorni dall’annuncio del primo caso ufficiale in Cina all’identificazione di un milione di infezioni in tutto il mondo, e poi altri 86 giorni per superare i 10 milioni segnalati il 28 giugno. Il numero di infezioni conosciute è triplicato in poco più di due mesi e mezzo.

Dopo essere stata la prima regione colpita dalla pandemia di covid-19, l’Asia è ancora una volta la regione del mondo con il maggior numero di nuovi casi negli ultimi sette giorni (742.286), con più di otto nuovi casi su dieci nella sola India. 

La preoccupazione dell’Oms per l’Europa

Il livello di trasmissione del Covid-19 in Europa è “allarmante”: è l’allarme lanciato dall’Oms, preoccupata per la riduzione del periodo di quarantena deciso o previsto in diversi Paesi tra cui la Francia. “I dati di settembre dovrebbero servire da allarme” in Europa dove il numero di nuovi casi è ora superiore a quelli di marzo e aprile, secondo il direttore della sezione europea dell’Organizzazione, Hans Kluge.

 L’Oms esclude raccomandare una quarantena inferiore a 14 giorni. La pandemia ha finora ucciso più di 941.000 persone in tutto il mondo e sono stati diagnosticati più di 29,9 milioni di infezione.

I Paesi con nuove misure

La Francia è tornata sopra i 10 mila casi giornalieri, registrandone 10.593 nelle ultime 24 ore. Lione e Nizza, dove il numero di nuovi casi è 4 volte e 3 volte superiore al “grado di allerta” di 50 casi per 100.000 abitanti, sono state inserite nella lunga lista delle zone a rischio e entro e entro sabato saranno decise nuove restrizioni.

La Gran Bretagna conferma l’aumento giornaliero di 4 mila casi. Il governo corre ai ripari davanti ai “preoccupanti” tassi di contagio e annuncia lockdown locali nel Nord-Est dell’Inghilterra che riguarderanno circa 2 milioni di persone. Dalla mezzanotte, ha spiegato il ministro della Salute, Matt Hancock entreranno in vigore restrizioni ai contatti sociali e riduzioni degli orari di apertura dei pub e dei locali pubblici in sette aree, tra cui Newcastle, Sunderland, South Tyneside e Gateshead.

“I dati dicono che dobbiamo agire ora”, ha detto Hancock alla Camera dei Comuni. A Sunderland l’attuale tasso di infezione è di 103 casi ogni 100.000 persone, mentre a South Tyneside, Gateshead e Newcastle le cifre sono tutte superiori a 70. Ai residenti non sarà consentito incontrare altre persone al di fuori delle loro famiglie. I ristoranti potranno offrire solo servizio al tavolo, così come i pub, chiuderanno alle 22:00.

Le autorità di Newcastle, hanno spiegato che le misure temporanee dovrebbero “evitare di ricorrere al confinamento totale”. Ci sono riscontri secondo i quali il virus si sta diffondendo più velocemente nei pub, nelle case delle persone e tra i praticanti degli sport di base”.

In Spagna le autorità di Madrid annunceranno domani nuove misure per “limitare la mobilità e ridurre le attività” nelle zone dove è stata accertata una “maggiore trasmissione del virus”. La Comunidad del Madrid ha registrato negli ultimi 14 giorni 598 casi di contagio ogni 100 mila abitanti (673 nell’area della capitale) e 21.991 nuove infezioni.

In Germania i contagi giornalieri hanno nuovamente superato quota 2 mila, il dato più alto del mese e che non era stato raggiunto dalla seconda metà di agosto.

Vedi: Il Covid non si ferma: superati i 30 milioni di contagi nel mondo
Fonte: estero agi


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