AGI – Albertini prima di dire no alla candidatura a Milano ha fatto un endorsment per Fabio Minoli, direttore Comunicazioni e Affari istituzionali di Bayer Italia. Ci sono sondaggi in corso ma Minoli, pur apprezzato, non sembrerebbe riscuotere consensi tali da avallare il ‘consiglio’ dell’ex sindaco.
Si starebbero valutando altre piste, circolano pure i nomi di Paolo Maldini, storico difensore del Milan e ora direttore tecnico della squadra rossonera e della sondaggista Alessandra Ghisleri. Tra le candidature emerse finora, dall’imprenditore Ruggiero al docente della Bocconi Dallocchio, dal rettore del Politecnico Ferruccio Resta al centrista Maurizio Lupi, è quest’ultimo ad essere il più alto nei sondaggi ma sconta il fatto di essere un politico.
Lo schema che intende portare avanti l’alleanza è quello di una figura della società civile ma l’elenco dei ‘disponibili’ che abbiano chances di vittoria non è lunghissimo, non è escluso che alla fine si possa convergere su Lupi. “Ci sono altre opzioni sul tavolo a Milano ma anche a Roma. Bertolaso sarebbe un ottimo sindaco, poi valutiamo. Comunque siamo molto più compatti dei nostri avversari che vanno in ordine sparso”, il ragionamento di Meloni.
Oggi il presidente di Fdi non ha nascosto le ambizioni future. “Io sono pronta ad assumermi le responsabilità che gli italiani mi chiederanno di assumere. Mi tremano le mani. Ma se non fosse così, perché farei politica?”. Il ‘derby’ nel centrodestra tra lei e Salvini, qualora la coalizione dovesse vincere le prossime Politiche, è destinato a durare a lungo. Il ‘Capitano’ lumbard ha sempre sostenuto di aver appoggiato il governo Draghi per il bene del Paese e criticato chi si è sottratto per, a suo dire, interessi di partito.
“Io – ha spiegato oggi Meloni intervistata dalla trasmissione di Lucia Annunziata – mi preparo a governare la nazione per carattere non sono una che fissa degli obiettivi di tipo personale. Quando vedo i sondaggi che crescono, crescono, crescono so quali responsabilità questo comporta. Ma il punto d’arrivo non lo decido io”. Meloni rimarca quali sono le differenze tra il suo partito e la Lega che, a suo dire, è legata a una dimensione più territoriale “mentre Fdi è piu legata a una posizione nazionale. Noi – osserva – difendiamo l’interesse nazionale. E lo fa anche Salvini. Ma sicuramente Fdi lo fa in maniera assolutamente totale. Punti di contatti ci sono, siamo compatibili e per questo sono convinta che governeremo insieme”.
Sui rapporti con il segretario del partito di via Bellerio si limita ad osservare: “Sono costanti. Ci sentiamo continuamente. A volte ricostruzioni giornalistiche non aiutano, poi noi ci sentiamo e ci ridiamo su”. Ora c’e’ da chiudere sulle candidature nelle principali città, sarà quella la prova per la compattezza della coalizione. Il vertice tra i leader dovrebbe tenersi in settimana, probabilmente mercoledì. Fdi mette le mani avanti sulle candidature: “E’ inutile avanzare nomi sui quotidiani e poi quei candidati in pectore si sfilano sistematicamente”, ha spiegato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.
Intanto tra Pd e Movimento 5 stelle c’e’ un passo avanti sul tema delle alleanze, in particolare su Bologna. “Siamo pronti a sostenere il Pd gia’ dal primo turno. Se pero’ ci dovesse essere il candidato di Renzi questo accordo non ci sara’”, ha affermato il sottosegretario M5s all’Interno Sibilia a margine di un incontro con il candidato dem Lepore. Per quanto riguarda la corsa al Campidoglio Gualtieri è convinto che “la sfida sara’ tra noi e centrodestra e alla fine vinceremo”.
Source: agi