Oggi il Canale di Panama festeggia 25 anni di gestione panamense, un anniversario segnato dalla morte dell’ex presidente statunitense Jimmy Carter, che firmò i trattati che ne permisero il trasferimento, e dalle minacce di Donald Trump di riprendere il controllo di questa rotta marittima tra l’Atlantico e il Pacifico.
Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, che entrerà in carica il 20 gennaio, ha scatenato l’indignazione dei panamensi quando ha recentemente minacciato di riprendersi la rotta inter-oceanica, lunga 80 km, se i pedaggi per le navi statunitensi non fossero stati ridotti.
Il Canale di Panama, costruito dagli Stati Uniti e inaugurato nel 1914, è passato sotto il controllo panamense il 31 dicembre 1999, in base ai trattati firmati nel 1977 dall’allora presidente statunitense Jimmy Carter e dal leader nazionalista panamense Omar Torrijos. Il 25° anniversario della consegna sarà celebrato con una cerimonia presieduta dal presidente panamense José Raul Mulino e dall’amministratore del Canale Ricaurte Vasquez. È prevista anche una marcia per rendere omaggio alla ventina di panamensi uccisi nel 1964 dopo che alcuni studenti avevano cercato di innalzare una bandiera panamense in quella che allora era la “Zona del Canale”, un’enclave americana.
“Niente unisce i panamensi più della difesa del canale. Ma avere un rapporto teso con la superpotenza (gli Stati Uniti, ndr), il principale partner commerciale e il principale utente del canale, è una situazione molto svantaggiosa per un Paese come Panama”, ha dichiarato all’AFP la politologa Sabrina Bacal. (AGI)