AGI – “Non ci sono vinti e vincitori. Abbiamo trovato una buona mediazione per accompagnare imprese e lavoratori fuori dall’emergenza”. In un colloquio con il ‘Corriere della Sera’ la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo si dice soddisfatta della soluzione trovata con il decreto legge “Agosto”, che ha sancito la fine del blocco dei licenziamenti tra metà novembre e fine dicembre.
Anche perché, secondo la ministra, non v’è il rischio vero che le aziende si trasferiscano all’estero, laddove il blocco dei licenziamenti non esiste, tanto che dice: “I problemi del Covid ci sono ovunque. L’Italia è fatta di piccole e piccolissime imprese, che difficilmente si spostano all’estero e che invece vanno aiutate a lavorare bene qui”.
Nunzia Catalfo però non ha dimenticato la reazione di Confindustria che ha definito la proroga come un atto che ha “pietrificato l’economia”, così la titolare del dicastero del Lavoro aggiunge: “E’ un’opinione che rispetto ma che non mi trova d’accordo. Ricordo che la cassa è un aiuto non solo per i lavoratori ma anche per le imprese, che possono tenere i dipendenti senza sostenerne il costo”.
“In più – spiega – abbiamo aiutato le aziende con i contributi a fondo perduto, il taglio dell’Irap, il pagamento dei debiti pregressi della Pa, il potenziamento del fondo di garanzia per le Pmi e il Fondo nuove competenze, solo per fare degli esempi”.
Poi Catalfo insiste: “Abbiamo fatto tantissimo”, dice. “Abbiamo consentito di metterli in cassa integrazione retroattivamente fin dal primo giorno di contratto. Prevediamo 3 mesi di esonero contributivo al 100% per le assunzioni di stagionali del turismo e degli stabilimenti termali anche a tempo determinato, oltre alla proroga di Naspi e Dis-coll. E consentiamo il rinnovo dei contratti a termine senza indicare la causale”.
Vedi: "Il blocco dei licenziamenti non è un rischio", dice Catalfo
Fonte: economia agi