Secondo i dati diffusi dal ministero dell’Industria e delle Tecnologie dell’Informazione, il numero di utenti registrati in grandi modelli di intelligenza artificiale generativa in Cina ha superato i 600 milioni. L’industria cinese dell’intelligenza artificiale continua ad espandersi, con oltre 4.500 aziende e più di 200 grandi modelli lanciati, ha rivelato Zhao Zhiguo, ingegnere capo del ministero. Li Baiyang, professore associato all’Università di Nanchino, ha commentato in dichiarazioni riportate dal quotidiano filogovernativo Global Times che il numero di utenti di questi modelli è già considerato un nuovo punto di riferimento per l’utilizzo della rete, in linea con gli utenti di Internet mobile. Inoltre, l’accademico ha assicurato che il colosso asiatico ha assunto una “posizione di leadership nello sviluppo di grandi modelli di intelligenza artificiale”, sia open source che chiusi, “occupando le prime posizioni nelle ‘classifiche’ globali”.
Il ministero cinese ha assicurato che la tecnologia dell’intelligenza artificiale in Cina si sta rapidamente integrando in settori come la produzione industriale, i robot umanoidi basati sull’intelligenza artificiale e prodotti come smartphone e automobili. Secondo gli osservatori, fattori come l’accelerazione dell’innovazione tecnologica e la crescente domanda in settori come quello manifatturiero, finanziario e sanitario stanno guidando la crescita del settore. Nel frattempo, aziende cinesi come MiniMax, ByteDance e 01.AI con sede a Pechino hanno lanciato applicazioni IA a livello internazionale per favorire la crescita dei ricavi. Lo scorso luglio il colosso asiatico ha approvato un regolamento provvisorio per regolamentare i servizi di intelligenza artificiale generativa simili a ChatGpt, che saranno soggetti alla “normativa vigente in materia di sicurezza informatica, protezione dei dati personali, proprietà intellettuale e progresso scientifico e tecnologico”. (AGI)