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I Mercati Nervosi dopo le Dichiarazioni della Federal Reserve: L’Impatto Globale

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Roma, 22 settembre – L’annuncio della Federal Reserve ha scosso i mercati finanziari globali, portando incertezza e preoccupazione tra gli investitori. La Fed ha recentemente adottato un tono “da falco”, avvertendo che i tassi di interesse negli Stati Uniti rimarranno elevati per un periodo più lungo del previsto. Queste dichiarazioni hanno influenzato non solo Wall Street ma anche i mercati in Asia ed Europa, causando fluttuazioni significative negli asset finanziari orientati al rischio.

L’Annuncio della Bank of Japan e le Sue Implicazioni

La Bank of Japan (BoJ) ha annunciato che manterrà i tassi di interesse negativi e continuerà la sua politica di controllo dei rendimenti. Questa decisione ha contribuito a riportare un certo equilibrio nei mercati asiatici, soprattutto in Giappone, dove lo yen è sceso dello 0,3% rispetto al dollaro statunitense. Inoltre, il Nikkei ha ridotto le sue perdite, segnando un miglioramento rispetto alle prime perdite significative.

La mossa della BoJ è arrivata dopo che il governatore Kazuo Ueda ha lasciato intendere che la banca stava considerando un cambiamento nel suo regime di tassi negativi, anche se non ha fornito dettagli precisi sulla tempistica di questa possibile svolta. Questo ha aggiunto ulteriore incertezza ai mercati, che stanno cercando di comprendere le prospettive economiche e le politiche monetarie in Giappone.

Impatto Europeo: BCE e BoE seguono le Orme della Fed

La Banca Centrale Europea (BCE) e la Bank of England (BoE) hanno adottato politiche monetarie simili a quelle della Federal Reserve, influenzando negativamente gli asset orientati al rischio in tutto il mondo. I rendimenti dei Treasury americani hanno toccato livelli massimi non visti da 16 anni, con il tasso decennale al 4,5% e il tasso biennale al 5,14%, aggiungendo pressione sui mercati finanziari globali.

Anche i rendimenti dei titoli di stato tedeschi a 10 anni hanno raggiunto il 2,78%, il livello più alto dal 2011. Questi sviluppi hanno avuto un impatto negativo sugli indici di borsa in Europa, con Milano in particolare che ha registrato un calo significativo del 1,78%.

Asia: Rimbalzo nei Mercati con l’Annuncio della BoJ

Nonostante l’iniziale turbolenza, i mercati asiatici hanno mostrato un certo grado di recupero dopo l’annuncio della BoJ. La Borsa di Tokyo ha subito un calo iniziale del 1%, ma ha ridotto le perdite, mentre Hong Kong ha guadagnato oltre l’1% grazie alle dichiarazioni del CEO di Hong Kong, John Lee Ka-chiu, che ha promesso ulteriori misure di liquidità per sostenere i titoli locali.

Anche Shanghai ha registrato un aumento dello 0,5% dopo che i media statali cinesi hanno riportato misure normative a sostegno delle imprese, accogliendo positivamente tali notizie.

Wall Street: Nervosismo e Futuri Incerti

A Wall Street, i futures hanno cercato di recuperare dopo la chiusura negativa dei tre principali indici di New York. La Fed ha messo in guardia sugli aumenti dei tassi e sui tagli minori nel 2024 e 2025, provocando nervosismo tra gli investitori. Tuttavia, la decisione della Bank of England di mantenere i tassi fermi al 5,25% ha avuto un impatto limitato nel rassicurare i mercati.

Le Preoccupazioni sul Petrolio e il Rafforzamento del Dollaro

La prospettiva della Federal Reserve di mantenere i tassi elevati per un periodo prolungato ha contribuito a rafforzare il dollaro statunitense, che ha guadagnato terreno rispetto alle principali valute rivali. Questo ha avuto un impatto sui prezzi del petrolio, con il Brent che, sebbene si sia leggermente ridimensionato rispetto ai recenti picchi sopra i 95 dollari al barile, rimane saldamente sopra i 93 dollari.

In generale, l’incertezza nei mercati finanziari è alimentata dalla necessità della Federal Reserve di mantenere tassi più alti, con il timore che ciò possa avere un impatto negativo sull’attività economica e sulla domanda di petrolio.

La Dimissione di Rupert Murdoch e la Fine di un’Era Mediatica

Infine, un’altra notizia rilevante è la dimissione di Rupert Murdoch, il magnate dei media, dalla presidenza di Fox e News Corp. A 92 anni, Murdoch cede il controllo delle sue imprese al figlio maggiore, Lachlan Murdoch, ponendo fine a uno dei regni mediatici più potenti del mondo. Questo cambiamento segna una svolta significativa nell’industria dei media globale, con implicazioni per il futuro delle società di Murdoch.