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Grecia: in libertà condizionata leader di Alba Dorata

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La giustizia greca ha concesso la liberazione condizionale al leader del partito neonazista Alba Dorata, incarcerato per l’omicidio di un rapper antifascista dieci anni fa. Nikos Michaloliakos è stato condannato nel 2020 a 13,5 anni di carcere come presunto leader di un’organizzazione criminale che per anni ha preso di mira immigrati e oppositori politici. Tra i crimini attribuiti a questo gruppo neonazista ci sono gli omicidi nel 2013 di un rapper antifascista e di un migrante pakistano, oltre a gravi pestaggi di pescatori egiziani e sindacalisti comunisti.
I magistrati di Lamia hanno vietato al 66enne matematico e negazionista dell’Olocausto di lasciare l’area di Atene e gli hanno imposto di presentarsi alla stazione di polizia una volta al mese. Inoltre, i giudici gli hanno vietato di entrare in contatto con altre persone condannate per questo caso.
L’agenzia di stampa greca ANA ha riferito che Nikos Michaloliakos era già fuori dal carcere dal 2022: era stato trasferito in un centro di riabilitazione a ovest di Atene dopo un grave attacco di Covid-19. Oggi il leader del partito di opposizione Syriza, Stefanos Kasselakis, ha denunciato sui social network una “decisione provocatoria da parte del sistema giudiziario greco”. “D’ora in poi il criminale Michaloliakos sarà libero di vagare”, ha dichiarato indignato, aggiungendo: “Questa giustizia dell’impunità deve cambiare”. La famiglia del rapper assassinato Pavlos Fyssas ha definito la libertà condizionata “un insulto supremo alle vittime di Alba Dorata e alle loro famiglie, nonché alla società greca nel suo complesso”.
Ex cadetto ufficiale in disgrazia e lealista del dittatore greco Georgios Papadopoulos, aveva già trascorso un periodo in carcere alla fine degli anni ’70 in relazione a una serie di attentati dinamitardi. Dal carcere ha scritto regolarmente articoli per il sito web di Alba Dorata, definendo la sua condanna una “persecuzione politica” e sostenendo che le prove contro di lui erano infondate. Alba Dorata, un’organizzazione xenofoba e antisemita fondata da Michaloliakos, è stata per decenni un partito marginale fino alla crisi del debito del Paese nel 2010.
Il partito ha poi capitalizzato la rabbia dell’opinione pubblica per l’immigrazione e le politiche di austerità del periodo di crisi economica, entrando in parlamento per la prima volta nel 2012 con un totale di 18 seggi. All’apice della sua influenza, era il terzo partito del Paese in Parlamento. Nonostante la sua caduta, Alba Dorata continua ad attrarre decine di migliaia di elettori greci.
L’ex portavoce del partito, Ilias Kasidiaris, che sta scontando una condanna a 13,5 anni di carcere, ha sostenuto un partito sconosciuto, gli Spartani, alle elezioni nazionali dello scorso anno. Il partito ha ricevuto più di 240.000 voti e ottenuto 12 seggi in parlamento. Il suo leader ha ringraziato pubblicamente Kasidiaris per aver “aiutato” la sua ascesa. (AGI)
RED