di Gianni De Iuliis
Anna Magnani è la donna a cui probabilmente più si lega la storia dello spettacolo in Italia. Attrice simbolo del neorealismo, le sue sentite interpretazioni la condussero a vincere l’Oscar nel 1956 per La Rosa Tatuata. Profondamente legata alla città di Roma, la sua bravura e la sua fama le sono valse anche una stella sulla Walk of Fame di Hollywood, una delle poche attribuite a personalità italiane.
Dopo numerosi film in cui interpretava parti di cameriera o cantante, riuscì a imporsi per le sue eccezionali doti di interprete spiccatamente drammatica. Fu Vittorio De Sica a offrirle per la prima volta la possibilità di costruire un personaggio non secondario, quello di Loretta Prima, artista di varietà, nel film Teresa Venerdì (1941). Recitò nell’avanspettacolo di Totò e interpretò il ruolo della verduraia romana in Campo de’ Fiori (1943) con Aldo Fabrizi.
Il 23 ottobre 1942 diede alla luce il suo unico figlio, Luca, frutto di una relazione con l’attore Massimo Serato, che l’abbandonò non appena rimase incinta. A causa della gravidanza la Magnani dovette rinunciare a girare il film di Luchino Visconti, Ossessione, venendo sostituita da Clara Calamai. L’attrice riuscì a imporre il proprio cognome al figlio, proprio come la madre Marina fece con lei, uno dei rari casi di genealogia matrilineare che si protrae per addirittura tre generazioni.
Raggiunse la fama mondiale nel 1945 e vinse il suo primo Nastro d’argento grazie all’interpretazione nel film manifesto del Neorealismo, Roma città aperta di Roberto Rossellini (con il quale instaurò una relazione sentimentale), con Aldo Fabrizi, Marcello Pagliero e Maria Michi. Nel film Anna Magnani è protagonista di una delle sequenze più celebri della storia del cinema: la corsa dietro un camion tedesco, nel quale è rinchiuso il marito, al termine della quale il suo personaggio (la ‘Sora Pina’, ispirato alla figura di Teresa Gullace) viene ucciso dai colpi di mitra dei tedeschi.
Il 21 marzo 1956 fu la prima interprete italiana nella storia degli Academy Awards a vincere il Premio Oscar come migliore attrice protagonista, e la prima in assoluto madrelingua non inglese, conferitole per l’interpretazione di Serafina Delle Rose nel film La rosa tatuata (1955), con Burt Lancaster, per la regia di Daniel Mann. La Magnani non presenziò alla cerimonia: l’Oscar venne ritirato dalle mani di Jerry Lewis da Marisa Pavan, candidata al premio come migliore attrice non protagonista per lo stesso film. Quando un giornalista statunitense le annunciò che aveva vinto l’Oscar, la Magnani rimase in silenzio per poi esclamare: “Magnani is happy!”.